Hyginus 

Poeticon Astronomicon, Arhard Ratdolt, Venezia 1485

 

 

Igino

De Astronomia, I-II secolo D. C.

 

Hyginus 

Poeticon Astronomicon

 Arhard Ratdolt, Venezia 1485

 

 segue dalla pagina principale

 

 

 

Il testo in prosa di Igino dedicato alla descrizione del cielo (Universo)  è suddiviso in quattro libri. Nel primo viene descritto il reticolo di riferimento all’interno del quale vedremo collocate le costellazioni e le stelle: il circolo polare artico e antartico, i due circoli dei tropici, l’equatore, l’orizzonte di riferimento, l’eclittica. Queste stesse definizioni vengono utilizzate per differenziare le diverse zone climatiche terrestri.

Nel secondo libro vengono esposti , costellazione per costellazione, i racconti mitologici che stanno alla base del processo di formazione e collocazione nel cielo delle stesse (Catasterismo). La successione è coerente con la suddivisione del cielo operata dai circoli definiti nel primo libro e l’autore opera come se avesse per modello un mondo o cosmo disegnato sopra la parte convessa di una sfera. La descrizione parte dalla calotta all’interno del circolo polare artico e prosegue concludendo con quello antartico.

Il terzo libro definisce, quasi in parallelo con l’elenco del secondo, la posizione occupata dalle costellazioni in riferimento al reticolo precedentemente stabilito e alle posizioni relative delle costellazioni confinanti. Per ognuna vengono elencate le singole stelle e la posizione di queste, sia quella anatomica ma anche quella relazionata ai circoli. Sono enumerate 697 stelle e nominate con un nome proprio le seguenti: Polus e Coreute nell'Orsa Minore, Arturo nell'Artofilace,Testa della Gorgone in Perseo, Capra e Capretti in Heniochus,Testa di Andromeda che unisce il Cavallo con Andromeda, Vergiliae o Pleiades e Iadi nel Toro, Propous nei Gemelli, Asinelli nel Cancro, Protrygeter (Annunciatrice di vendetta) nella Vergine, Stella del Cane e Sirio nel Cane,Canopus nell'Eridano. A differenza di Eratostene con il nome Procione indica l'intera costellazione ma non la singola stella principale e non fa cenno agli ammassi di Perseo e del Cancro.

Il quarto libro è dedicato al movimento diurno e annuale delle stelle, del Sole, della Luna e degli altri cinque pianeti. Il movimento degli astri viene definito in funzione dei circoli di riferimento e l’autore dà conto della necessità della definizione di ognuno di essi al fine di spiegare tutti i fenomeni osservabili: Il movimento diurno del mondo, il giorno e la notte, la levata e il tramonto di costellazioni e stelle, il relativo sincronismo e la diversa velocità di spostamento, il corso del Sole e le stagioni,  il movimento della Luna e le eclissi, il moto dei cinque pianeti. Un capitolo è dedicato alla descrizione della Via Lattea.

Igino si colloca e trova ispirazione nella tradizione greca rappresentata da Eratostene, scuola parallela e in parte indipendente da quella rappresentata dalla linea Eudosso-Arato-Ipparco e che vedrà il suo apice nella metà del II secolo D. C. con la produzione di Tolomeo e del suo catalogo stellare contenuto nell’Almagesto.

Igino descrive in capitoli indipendenti 41 costellazioni, tutte appartenenti, sebbene con nomi spesso diversi, anche all’elenco delle quarantotto tolemaiche. Descrive inoltre, in associazione ad altre,  dieci costellazioni di cui sei tolemaiche: Il Serpente, associato al Serpentario, le Chele o Bilancia, compresa nello Scorpione, la Corona Australe, parte del Sagittario, la Vittima ( Lupo) portata in offerta agli dei dal Centauro, la Coppa ed il Corvo sul corpo sinuoso dell’Idra. Altre quatto costellazioni, non tolemaiche, vengono descritte in associazione ad altre: La Chioma di Berenice, che accompagna il Leone, il Fiotto d’acqua che esce dall’ Urna portata dall’ Acquario, e infine il Nodus Caelestis o Syndesmos Hypouranios, cioè il nastro che unisce i due pesci zodiacali, anche questi visti separatamente come due asterismi. Nell’elenco delle costellazioni di Igino e di Eratostene non si fa cenno ad una delle 48 costellazioni tolemaiche, il Cavallino.

Il criterio che ho seguito nel definire l’autonomia delle 51 singole costellazioni descritte da Igino consta nell’aver verificato per ognuna di esse un distinto processo di catasterismo o una distinta elencazione delle stelle che le compongono. 

Il De Astronomia di Igino ci è pervenuto in numerosi manoscritti medievali indipendenti  e in altrettante opere a stampa pubblicate tra il XV e XVII secolo, testi molto spesso accompagnati da importanti rappresentazioni grafiche dei personaggi mitologici, rappresentazioni non sempre filologicamente coerenti con il testo.  

E’ il caso della sua prima pubblicazione a stampa edita a Venezia nel 1482 per conto di Erhard Ratdolt con il titolo di Poeticon Astronomicon che nella presente pagina propongo con la seconda edizione del 1485.

Il testo è accompagnato da 45 splendide xilografie dedicate rispettivamente ai cinque pianeti, al Sole, alla Luna, alla Via Lattea, alla Sphera e a 41 costellazioni ( 19 boreali, 11 zodiacali e 11 australi) che sono rappresentate nelle rimanenti 39 tavole (Le Orse ed il Drago sono insieme). Il disegno del personaggio mitologico rispetta abbastanza bene il testo di Igino e la sua interpretazione secondo Eratostene, le stelle invece riflettono soltanto grossolanamente le indicazioni di posizione affermate nel testo mentre coincidono nel numero.  Decine di xilografie riproducono altrettanti eleganti capilettera. Il colore è stato steso da un amatore anonimo in epoca successiva alla pubblicazione.  

 

Il testo viene proposto per cortesia di

 

Изображения созвездий

 

 

 

COSTELLAZIONI

BOREALI

 

SERPENTARIUS O OPHIULCUS

Associato: SERPENS

 

 

DAL LIBRO II

 

 

 

DAL LIBRO III

 

 

 

 

 

CONFRONTA CON

Star Catalogue of Ptolemy

An asterisk (*) is appended to those longitudes and latitudes which differ from Baily. (Adapted without permission--but with no intention of profit therefrom--from the Almagest catalogue listing previously at http://lnfm1.sai.msu.ru/lat/Zakh/alm-cat/catal.html. Apparently, this page is no longer extant.)


Ophiuchus

Serpens caput et cauda

 

Baily|                       Ptolemy                            |  BS                           |  Name      |
 No  |No  Description                   Long  Lat   m | V   R.A. 1900.0 Dec.PMRA PMDec   No    |                   

OPHIUCHUS.
 234  1 Quae in capite.......................... 234 50  +36 00  3-2 2.08 17 30 17.5 +12 37 58 +0.117 -0.227  6556      55 alpha     Oph
 235  2 Praecedens de duabus quae sunt in humero
        dextro.................................. 238 00  +27 15  4-3 2.77 17 38 31.9 +04 36 32 -0.042 +0.159  6603      60 beta      Oph
 236  3 Sequens ipsarum......................... 239 00  +26 30   4  3.75 17 42 52.6 +02 44 41 -0.024 -0.074  6629      62 gamma     Oph
 237  4 Praecedens de duabus quae sunt in humero
        sinistro................................ 223 20  +33 00   4  4.38 16 49 16.5 +10 19 48 -0.053 -0.038  6281      25 iota      Oph
 238  5 Sequens ipsarum......................... 224 40  +31 50   4  3.20 16 52 56.0 +09 31 49 -0.294 -0.010  6299      27 kappa     Oph
 239  6 Quae in cubito sinistro................. 218 20 *+23 45   4  3.82 16 25 52.1 +02 12 10 -0.030 -0.075  6149      10 lambda    Oph
 240  7 Praecedens de duabus quae sunt in
        extremitate manus sinistrae............. 215 00  +17 00   3  2.74 16 09 06.2 -03 26 13 -0.048 -0.145  6056       1 delta     Oph
 241  8 Sequens ipsarum......................... 216 00  +16 30   3  3.24 16 13 01.7 -04 26 56 +0.081 +0.039  6075       2 epsilon   Oph
 242  9 Quae in cubito dextro................... 236 40  +15 00   4  4.62 17 32 24.5 -08 03 28 -0.012 -0.025  6567      57 mu        Oph
 243 10 Praecedens de duabus quae sunt in
        extremitate manus dextrae............... 242 20  +13 40  4-5 3.34 17 53 31.2 -09 45 41 -0.009 -0.119  6698      64 nu        Oph
 244 11 Sequens ipsarum......................... 243 20  +14 20   4  4.78 17 57 38.1 -08 10 49 +0.025 -0.039  6733/4    69 tau       Oph
 245 12 Quae in genu dextro..................... 231 10  +07 30   3  2.43 17 04 38.5 -15 36 04 +0.038 +0.095  6378      35 eta       Oph
 246 13 Quae in tibia dextra....................*233 40  +02 15  4-3 4.39 17 15 00.6 -21 00 20 +0.231 -0.209  6445      40 xi        Oph
 247 14 Praecedens de quatuor quae sunt in pede
        dextro ................................. 233 00  -02 15   4  4.32 17 09 11.8 -26 27 19 -0.479 -1.137  6401/2    36           Oph
 248 15 Quae istam sequitur..................... 234 20  -01 30  4-3 3.27 17 15 52.0 -24 53 59 -0.003 -0.021  6453      42 theta     Oph
 249 16 Quae adhuc istam sequitur............... 235 00  -00 20   4  4.17 17 20 15.7 -24 05 00 +0.000 -0.116  6486      44           Oph
 250 17 Reliqua de quatuor quae omnes sequitur.. 235 50 *-00 15   5  4.81 17 25 18.8 -23 53 07 +0.004 -0.028  6519      51           Oph
 251 18 Quae istas sequitur et tangit calcaneum. 237 10  +01 00   5  6.57 17 29 17.5 -21 58 35 -0.004 -0.011  6545      52           Oph
 252 19 Quae in sinistro genu................... 222 10  +11 50   3  2.56 16 31 39.0 -10 21 53 +0.012 +0.023  6175      13 zeta      Oph
 253 20 Borealior de tribus quae sunt in
        sinistra tibia secundum rectam lineam... 221 40  +05 20  5-4 4.28 16 25 24.8 -16 23 41 -0.053 -0.038  6147       8 phi       Oph
 254 21 Media ipsarum........................... 220 40  +03 10   5  4.42 16 21 13.6 -18 13 46 -0.011 -0.029  6118       7 chi       Oph
 255 22 Australior de tribus.................... 219 50 *+01 40  5-4 4.50 16 18 15.0 -19 48 12 -0.028 -0.050  6104       4 psi       Oph
 256 23 Quae in sinistro calcaneo............... 222 20  +00 40   5  4.45 16 26 12.4 -21 15 09 +0.013 +0.034  6153       9 omega     Oph
 257 24 Quae tangit plantam sinistri pedis...... 220 40  +00 45   4  4.63 16 19 35.2 -23 12 59 -0.002 -0.021  6112/3     5 rho       Oph
INFORMATAE.
 258  1 Borealior de tribus quae sunt ad ortum
        humeri dextri........................... 242 00  +28 10   4  4.64 17 55 18.6 +04 22 27 +0.000 -0.013  6712      66           Oph
 259  2 Media de tribus......................... 242 40  +26 20   4  3.97 17 55 38.1 +02 56 11 -0.001 -0.010  6714      67           Oph
 260  3 Australior ipsarum......................2243 00  +25 00   4  4.45 17 56 40.7 +01 18 27 +0.012 -0.012  6723      68           Oph
 261  4 Sequens de tribus quasi supra mediam.... 243 40  +27 00   4  4.03 18 00 24.1 +02 31 22 +0.258 -1.094  6752      70           Oph
 262  5 Borealior de quatuor et est solitaria... 244 40  +33 00   4  3.73 18 02 36.5 +09 32 58 -0.062 +0.081  6771      72           Oph

SERPENS.
 263  1 Quae in extremitate maxillae est de
        illis quae in capite quadrilaterae sunt. 198 50  +38 00   4  4.52 15 37 05.5 +19 59 32 -0.058 -0.049  5842      21 iota      Ser
 264  2 Quae nares tangit....................... 201 40  +40 00   4  4.76 15 46 52.3 +21 16 42 -0.053 +0.016  5899      38 rho       Ser
 265  3 Quae in tempore......................... 204 20  +36 00   3  3.85 15 51 50.0 +15 59 16 +0.306 -1.285  5933      41 gamma     Ser
 266  4 Quae in radice colli.................... 202 00  +34 15   3  3.67 15 41 34.3 +15 44 05 +0.068 -0.049  5867      28 beta      Ser
 267  5 Media quadrilateri et est in ore........ 201 20  +37 15   4  4.09 15 44 14.2 +18 27 01 +0.050 -0.091  5879      35 kappa     Ser
 268  6 Exterior et ad septentrionem capitis.... 203 10  +42 30   4  4.83 15 57 59.2 +23 04 55 +0.012 +0.020  5972      44 pi        Ser
 269  7 Quae post primum colli flexum est....... 201 40  +29 15   3  3.80 15 30 01.4 +10 52 21 -0.075 +0.002  5788/9    13 delta     Ser
 270  8 Borealis de tribus deinceps sequentibus. 204 50  +26 30   4  4.43 15 41 35.3 +07 39 59 -0.225 -0.068  5868      27 lambda    Ser
 271  9 Media de tribus......................... 204 20  +25 20   3  2.65 15 39 20.5 +06 44 25 +0.136 +0.044  5854      24 alpha     Ser
 272 10 Australis ipsarum....................... 206 20  +24 00   3  3.71 15 45 49.6 +04 46 43 +0.126 +0.061  5892      37 epsilon   Ser
 273 11 Praecedens manum sinistram Ophiuchi post
        sequentem flexum........................ 208 50  +16 30   4  3.53 15 44 24.0 -03 07 27 -0.090 -0.028  5881      32 mu        Ser
 274 12 Sequens eas quae in manu sunt........... 218 10 *+13 15?  5  4.63 16 22 23.5 -08 08 53 -0.077 +0.007  6129       3 upsilon   Oph
 275 13 Quae post posteriorem partem dextri
        cruris Ophiuchi......................... 233 40  +10 30   4  4.33 17 15 12.1 -12 44 44 +0.042 +0.004  6446      53 nu        Ser
 276 14 Australior de duabus sequentibus istam.. 237 00  +08 30  4-3 3.54 17 31 51.6 -15 20 08 -0.045 -0.061  6561      55 xi        Ser
 277 15 Borealior ipsarum....................... 237 50  +10 50   4  4.26 17 35 47.6 -12 49 19 -0.073 -0.055  6581      56 o         Ser
 278 16 Quae post manum dextram in flexu caudae. 243 40  +20 00   4  4.62 17 55 11.9 -03 41 02 +0.144 -0.046  6710      57 zeta      Ser
 279 17 Quae istam sequitur et est in cauda
        similiter............................... 248 40  +21 10  4-3 3.26 18 16 08.1 -02 55 29 -0.554 -0.697  6869      58 eta       Ser
 280 18 Quae in extrema cauda est............... 258 20  +27 00   4  4.03 18 51 15.6 +04 04 22 +0.046 +0.030  7141/2    63 theta     Ser


 

Bibliografia

 

Hyginus, Poeticon Astronomicon, Arhard Ratdolt, Venezia 1482

 

J. C. Schaubach, Eratosthenis Catasterismi cum interpretazione Latina et commento, Gottingen 1795 

 

A . Rehm, Eratosthenis Catasterismorum Fragmenta Vaticana, Ansbach 1899

 

J. Martin, Histoire du texte des Phènomènes d’Aratos, Parigi 1956 A .

 

Le Boeuffle, Astronomie, Les Belles Lettres, Paris 1983

 

Patrizio Domenicucci, Astra Caesarum, Astronomia, astrologia e catasterismo da Cesare a Domiziano, Edizioni ETS, Pisa, 1996

 

Theony Condos, Star Myths of the Greeks and Romans: A Sourcebook containing ‘The Constellations’ of Pseudo Eratosthenes and the ‘Poetic Astronomy’ of Hyginus, Phanes Press, Grand Rapids, 1997

 

Pascal Charvet, A. Zucker, J. P. Brunet, R. Nadal, Le Ciel, Mythes et histoire des constellations NiL editions, Paris, 1998

 

J. Pamias Massana, Eratostenes de Cirene, Catasterismes, Barcelona 2004

 

J. Pamias, K. Geus, Sternsagen, Utopica, Oberhaid, 2007

 

Arnaud Zucker, La function de l’image dans l’astronomie grecque in Eratosthène. Un atlète du savoir, Publications de l’Université de Saint-Etienne, Saint-Etienne, 2008

 

Anna Santoni, Eratostene, Epitome dei Catasterismi, Edizioni ETS, Pisa, 2009

 

G. Chiarini, G. Guidorizzi, Igino Mitologia Astrale, Adelphi, Milano 2009

 

 

 

 

CONFRONTA CON

 

 

Codice NLW 735C  

 f. 10v

 

 

Johann Conrad Schaubach

Eratosthenis Catasterismi cum interpretatione latina et commentario

Gottingae 1795

 

 

 

Aratus Solensis


PHAENOMENA ET PROGNOSTICA

 

Interpretibus M. Tullio Cicerone, Rufo Festo Avieno, Germanico Caesare, Una cum Eius Commentariis. C. Iulii Hygini Astronomicon...

Coloniae Agrippinae ( Cologne ) : apud Theodorum Graminaeum, 1569 (1570)

 

 

 

 

Hyginus

 Poeticon Astronomicon, Basileae 1570 

 

 

Hugo Grotius

Syntagma arateorum, Leiden 1600

 

 

 

Altre rappresentazioni dell'Aratea o di Igino

 

Il mito di Fetonte

 

LEGGI DI

Arnaud ZUCKER 

(U.N.S., Cepam UMR 6130)

Variabilité des images de constellations et fonction des images dans l’astronomie grecque : Eratosthène, Hipparque, Ptolémée

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA