Gerardo Mercatore

Globo Celeste, Lovanio, 1551. Les spheres terrestre et celeste de Gerard Mercator, 1541 et 1551 : reproductions anastatiques des fuseaux originaux / graves par Gerard Mercator et conserves a la Bibliotheque royale a Bruxelles; preface de M. Antoine de Smet, Bruxelles, 1968

 

 

Gerardo Mercatore  

Globo Celeste, Lovanio, 1551  

Les spheres terrestre et celeste de Gerard Mercator, 1541 et 1551 : reproductions anastatiques des fuseaux originaux / graves par Gerard Mercator et conserves a la Bibliotheque royale a Bruxelles; preface de M. Antoine de Smet, Bruxelles, 1968  

 

Gerhard Kremer (1512-1594), latinizzato in Gerardus Mercator e in italiano Gerardo Mercatore, matematico, astronomo e cartografo fiammingo, è ricordato per i suoi studi sulla cartografia e per aver inventato un sistema di proiezione che porta il suo nome: La proiezione di Mercatore. Nei seguenti collegamenti a  Wikipedia ed a British Library  è possibile approfondire la sua vita e la sua produzione.

 

http://it.wikipedia.org/wiki/Gerardus_Mercator

http://it.wikipedia.org/wiki/Proiezione_di_Mercatore

http://www.bl.uk/onlinegallery/ttp/mercator/accessible/introduction.html

 

 

GLOBO CELESTE DI URBANIA

 

 

 Mercatore  realizza il suo globo celeste nel 1551 per completare la coppia con un globo terrestre  prodotto dieci anni prima, nel 1541.  Ha un diametro di circa 41  centimetri e lo si assembla incollando su di un manufatto di legno e cartapesta i  dodici spicchi e le due calotte precedentemente stampate su carta. Ogni spicchio rappresenta una zona di cielo di 30 gradi di ascensione retta, le due calotte coprono i primi 20 gradi di declinazione e la circonferenza della linea dell’equatore misura circa 131 centimetri .

 I poli del globo sono quelli equatoriali, la proiezione è convessa e le costellazioni sono riprodotte di spalle. Le stelle, riconoscibili in sei ordini di grandezza, sono posizionate per l’equinozio del 1550 con particolare precisione ottenuta incrementando di 20 ° e 55’ le longitudini elencate nel catalogo di Tolomeo.  Il reticolo di riferimento, incentrato sui poli equatoriali riporta l’equatore, graduato con tacche di un grado di ascensione retta, i circoli polari, i tropici del Cancro e del Capricorno e linee di A. R. ogni 30 gradi, dell’eclittica, anche questa graduata con tacche di un grado di longitudine, vengono segnalati anche i due poli.

 Nel globo sono rappresentate 50 costellazioni, le 48 tolemaiche più  Antinous  e  Cincinnus, (Vedi Coma Berenices). I loro nomi, così come quelli delle stelle più luminose, sono riportati in latino, in greco e utilizzando una traslitterazione di quelli arabi. Le stelle della fascia dell’eclittica, quelle delle costellazioni zodiacali, molto spesso sono indicate con lettere più volte ripetute che vanno interpretate come indici  di note riportate in zona dove vengono indicati i simboli dei pianeti che recentemente apparvero o in un prossimo futuro sarebbero apparsi in congiunzione  con le stelle stesse. Il tracciato della Via Lattea è confinato entro linee punteggiate che lo delimitano. La zona prossima al circolo polare antartico, ancora priva di costellazioni, è destinata dall’autore a ricevere due cartigli: uno riporta la dedica a Giorgio d’Austria, Principe di Liegi, l’altro l’avvertimento a non copiare e riprodurre il globo almeno per dieci anni a partire dal 1551. Appena sotto la costellazione del Piscis Meridionalis troviamo stampato il luogo e l’anno di pubblicazione del globo: Lovanij anno Domini 1551 mense aprili.  

Di seguito riproduco, per cortesia della National Library of Australia, i fusi e le calotte piane  utilizzate per ricoprire il globo e ristampate in produzione anastatica nel 1968 a Bruxelles in una edizione a tiratura limitata di 500 copie. In questa edizione sono presenti anche i fusi che danno origine al globo terrestre del 1541.

 

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Les spheres terrestre et celeste de Gerard Mercator, 1541 et 1551 : reproductions anastatiques des fuseaux originaux / graves par Gerard Mercator et conserves a la Bibliotheque royale a Bruxelles; preface de M. Antoine de Smet, Bruxelles, 1968

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Leggi di

Elly Dekker

Globes in Renaissance Europe

in

The History of Cartography

The University of Chicago Press, 2007 

HOC_VOLUME3_Part1_chapter6.pdf

 

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di

FELICE STOPPA

NOVEMBRE 2015