Johannes Hevelius

Johannis Hevelii descriptio cometae anno aerae Christ. M.DC.LXV. exorti, cum genuinis observationibus, tam nudis, quàm enodatis, Mense Aprili habitis Gedani 1666

 

Johannes Hevelius

 

Johannis Hevelii descriptio cometae anno aerae Christ. M.DC.LXV. exorti, cum genuinis observationibus, tam nudis, quàm enodatis, Mense Aprili habitis Gedani. Cui addita est Mantissa prodromi Cometici, observationes omnes prioris cometae MDCLXIV, ex ... genuinum notum accuratè deductum, cum notis, & animadversionibus exhibens. Gedani 1666

 

 

La prima parte del saggio dell’astronomo polacco è dedicato alle osservazioni della cometa apparsa tra le costellazioni di Pegaso, Andromeda e Ariete nel mese di aprile del 1665. A questa cometa sono dedicate le tavole  denominate D ed E (come ideale prosecuzione alfabetica delle tre tavole dell’opera dell’anno precedente dedicate alla grande cometa dell’inverno 1664-1665).

Una ulteriore tavola, la G, senza titolo, è ancora dedicata alle osservazioni di questa ultima cometa  dove le osservazioni di Hevelius vengono confrontate con quelle di Auzout, Petit, Rudbeck e Gottigniez.  Di questi astronomi vengono disegnate le curve del percorso della cometa che ognuno ha osservato. La seconda parte del saggio è dedicata al commento di queste osservazioni ed è l’ideale completamento del saggio scritto l’anno precedente: Prodromus Cometicus, quo historia, cometae anno 1664 exorti cursum ... diversas capitis ac caudae accuratè delineatas complectens; nec non dissertatio, de cometarum omnium motu, generatione variisquè phaenomenis, exhibetur…

 

La tavola E porta il titolo Cursus cometa anno 1665 mense aprili. Gedani. Observatus, delineatus, aerique incisus a Iohanne Hevelio.  

 

 

La zona di cielo che vi è disegnata rappresenta in proiezione polare eclittica concava le costellazioni comprese tra la latitudine 40° Nord e 55° Sud  per una escursione di 180° di longitudine tra la costellazione del Sagittario e quella del Toro. Il reticolo di riferimento porta tacche di un grado di ampiezza sia in latitudine che longitudine, questa è suddivisa in linee ogni 30 gradi. Il reticolo comprende inoltre la linea dell’equatore, dell’eclittica e quelle dei due tropici. Le stelle, suddivise in classi di sei magnitudini, sono posizionate per l’anno 1665. Tra le costellazioni, disegnate con uno stile che ricorda quello di Bartsch, vi sono quelle non tolemaiche di Antinous e di Grus. In Andromeda è disegnata la relativa galassia come una nebulosa. Nella tavola, oltre alle posizioni della cometa di aprile osservata tra i giorni 6 e 20, trova posto anche la grande cometa dell’inverno precedente disegnata a partire dal 30 dicembre 1664 fino al 12 febbraio 1665.  

Nella tavola D sono disegnate dieci immagini della cometa di aprile con particolare attenzione posta all’evoluzione della sua coda.

Tutte le tavole sono state disegnate ed incise da Hevelius. Le posizioni delle comete furono determinate senza l’ausilio del telescopio.

 

 

 

Confronta con

Theatrum Cometicum di Lubienietzki

 

 

segue dalla pagina principale

 

 

 

 

TAVOLA E

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La stessa cometa (C/1665 F1) è rappresentata nelle seguenti pagine:

http://www.atlascoelestis.com/Collection%201664.htm (quarta tavola)

 

La cometa C/ 1665 F1 venne descritta anche in un foglio di comunicazione volante di   Sigismund Trew

 

 ed in una tavola di Paulus Seelhttp://www.atlascoelestis.com/Seel%201665%20base.htm

 

 

La possiamo inoltre ammirare nel cielo sopra la città di Trento nella tavola numero 47 del Theatrum Cometicum, Lugduni Batavorum 1681 di Stanislaus Lubienietski:

 http://www.atlascoelestis.com/lu%20036%2047.htm

 

 

Antologia di

C/ 1665 F1

La  Grande Cometa dell’aprile 1665

http://www.atlascoelestis.com/cometa%20aprile%201165.htm

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di

FELICE STOPPA