Vincenzo Maria Coronelli

Globo celeste, Venezia 1695

 

 

 

Vincenzo Maria Coronelli

 

 

Globo celeste, Venezia 1695

 

 

 

Coronelli iniziò la sua produzione di globi, generalmente in coppia, uno terrestre e uno celeste, nel 1678 proponendo al duca di Parma Ranuccio Farnese una coppia di globi manoscritti, quindi prodotti in un unico esemplare, ora purtroppo perduti.

Un secondo grande globo manoscritto venne prodotto per Luigi XIV tra il 1681 ed il 1683, la sfera celeste aveva un diametro di 12 piedi pari a circa m 3,90. Soltanto negli anni successivi venne completata con la sua montatura, ma per le sue grandi dimensioni non venne quasi mai utilizzata e soltanto da pochi anni può essere ammirata a Parigi presso la Hall des Globes, site Francois Mitterand de la Biblioteque nationale de France, Quai Francois Mauriac, Paris XIII

 

http://expositions.bnf.fr/globes/infos/01.htm

 

http://expositions.bnf.fr/globes/loupe/ciel.htm#

http://expositions.bnf.fr/globes/index.htm

http://expositions.bnf.fr/globes/bornes/v/11/index.htm

 

 

Sullo stile di questa enorme sfera l’autore decise di produrre a stampa una edizione minore, del diametro di 3,5 piedi (109 cm ), alla cui realizzazione venne chiamato l’incisore e stampatore di Parigi Nolin che diede il via al lavoro nel 1686. Problemi contrattuali e di finanziamento indussero Coronelli a ritirarsi dal suo impegno che fu però completato a spese del Nolin nell’anno 1693. Nel frattempo il francese,  precisamente nel 1689, aveva inviato a Venezia una copia a stampa dei fusi e delle calotte, ancora incomplete, perché fossero verificate e corrette. Coronelli utilizzò queste bozze per comporre un globo celeste, ancora adesso conservato alla Biblioteca Marciana di Venezia, che venne per le parti mancanti completato a mano dal cartografo veneziano. Si tratta pertanto di una copia unica, parzialmente disegnata e parzialmente stampata.

Tra il 1690 e tutto il 1692, per onorare i contratti ancora aperti con gli acquirenti che avevano prenotato e pagato il progetto francese, Coronelli produsse a Venezia una edizione a stampa simile a quella del Nolin, stesso diametro, stesse informazioni astronomiche ma con due particolarità: i disegni dei personaggi mitologici rappresentanti le costellazioni erano tratteggiati ma non finemente elaborati come nella edizione francese, inoltre le costellazioni e le stelle  venivano collocate sulla superficie del globo in proiezione concava, cioè come generalmente un osservatore le può vedere dal centro del globo e non dal suo esterno. Questa edizione fu completata nel 1692.

Nel frattempo il nostro aveva messo in cantiere, tra il 1691 ed il 1692, una ulteriore edizione a stampa del globo celeste, sempre del diametro di 3,5 piedi del tutto simile nell’iconografia alla copia posseduta ora dalla biblioteca Marciana. Questo ultimo progetto è conosciuto col nome di Globo Ottoboni ed è in proiezione convessa.

 

Nella sua vita il Coronelli produsse e vendette una grande quantità di globi celesti: Oltre a quelli del diametro di 3, 5 piedi ( 109 cm ) sopra elencati ne produsse da 1,5 piedi (47cm), da 6 pollici ( 16 cm ), da 4 pollici ( 11cm) e da due pollici ( 5 cm ), sempre in coppia con il relativo globo terrestre.

Tutti i fusi a stampa di questa ampia produzione sono contenuti nelle due edizioni del Libro dei Globi del Coronelli, pubblicati a Venezia nel 1691 e nel 1693.

 

 

dal Libro dei Globi, 1693

misura dei singoli fogli cm 42,7 per 25,4

 

 

 

 Le due tavole del 1695

 Le due tavole che presentiamo in questa pagina sono di proprietà della Bibliothéque Nationale de France, département Cartes et plans, GE D-12626 (1-2)

 http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b84916925 .

Illustrano i dodici fusi celesti editi dal Coronelli nel 1695 che possono originare  un globo di circa 16 cm di diametro.

La prima tavola, cm 22 per 22, riporta un cartiglio con la dedica dell’autore e l’attestazione della sua paternità. Nell’angolo in basso a destra è situata la data di produzione del manufatto, 1695. E’ completata infine dalla riproduzione della fascia dell’anello dell’equatore celeste entro il quale dovrà essere posizionato il globo.

 

Data e luogo di produzione

 

Nella seconda tavola, cm 47 per 24, sono riprodotti i dodici fusi costruiti in proiezione polare equatoriale ed in visione convessa.

I dodici fusi, ampi ognuno 30° di A. R., sono tra loro tangenti sulla proiezione dell’equatore celeste, rappresentato da una fascia graduata che scandisce i gradi di A. R. al non consueto passo di 2,5°. Ogni 5° si sviluppa un cerchio di Ascensione Retta che si protrae fino ai due poli equatoriali. La tassellatura quadrata del reticolo equatoriale si completa quindi con i cerchi di declinazione posti tra loro alla distanza di 5°. Sono inoltre evidenziati i due circoli dei tropici, quelli polari ed i due coluri.

Il reticolo eclittico comprende la sola linea sinuosa dell’eclittica che è provvista di una scala graduata al passo di un grado di longitudine.

 

La griglia del reticolo equatoriale intorno al punto dell'equinozio primaverile

 luogo di incontro tra Eclittica, Circolo dell'equatore e Coluro equinoziale

 

 

Ben quattro cartigli esplicativi corredano la tavola: Uno riprende la dedica, il secondo la paternità di Coronelli, il terzo è dedicato all’ Accademia Cosmografica degli Argonauti di Venezia della quale faceva parte l’autore ed infine il quarto ci informa che le stelle sono posizionate sui fusi per l’anno 1700. Manca il consueto cartiglio dedicato alle magnitudini stellari.

 

Cartiglio con la dedica

 

 Cartiglio con firma

 

 Cartigli con dedica all'Accademia e con la data di posizionamento delle stelle

 

 

Le costellazioni incise sono quelle tolemaiche, anche la Nave Argo è disegnata ancora nella sua completezza. L’autore aggiunge inoltre Coma Berenices, Crux, Columba e le dodici dell’emisfero australe introdotte da Bayer nella sua Uranometria del 1603 dopo la segnalazione della loro scoperta effettuata alla fine del cinquecento dai navigatori-mercanti Keyser & Houtman.

Vi sono inoltre due costellazioni che oggi non vengono più utilizzate: Antinous e Lilium o Fleur de Lys. 

 

 

 

Antinous e Lilium

 

 

 

Un caso particolare è la costellazione denominata Romboides, a fianco del Dorado nell’emisfero meridionale: questa costellazione è possibile trovarla tra i lavori del 1621 di Habrecht II con il nome di Rhombus, diventerà Quadratum con Allard nel 1706, per trasformarsi  in Rheticulum con Lacaille nel 1756, nome ratificato definitivamente dalla commissione dell’Associazione Astronomica Internazionale diretta da E. Delporte che nel 1930 definì i nomi ed i confini delle attuali 88 costellazioni. 

 

Romboides

 

Rhombus di Habrecht II

http://www.atlascoelestis.com/88%20cost%20habrecht.htm

 

 

 

Quadratum di Allard

http://www.atlascoelestis.com/desu%20allard.htm

 

 

 

Rheticulum con Lacaille

http://www.atlascoelestis.com/88%20lacaille.htm

 

 

 

 

 

Leggi sulle costellazioni scomparse


L
E COSTELLAZIONI SCOMPARSE DAL CIELO-
OBSOLETE CONSTELLATIONS

 

http://www.atlascoelestis.com/introduz.%20desuete.htm

 

 

 

Leggi sulle costellazioni ratificate da Delporte

http://www.atlascoelestis.com/introduz%20cost.%20attuali.htm e http://www.atlascoelestis.com/21.htm

 

 

 

PRIMA TAVOLA

 

 

SECONDA TAVOLA

 

 

INGRANDIMENTI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Esamina l'opera più importante del Coronelli:

 

Epitome Cosmografica

 

http://www.atlascoelestis.com/coronelli%20epi.htm

 

e

Atlante Veneto, Nel quale si contiene la Descrittione Geografica, Storica, Sacra, Profana, e Politica, Degl'Imperiy, Regni, Provincie, e Stati, Dell'Universo ... Accresciuto di molte Tavole Geografiche, non piu publicate. Opera, e Studio Del Padre Maestro Coronelli Min: Convent ... Nell' Universita di Venetia, Ad Uso Dell' Accademia Cosmografica de gli Argonauti. Tomo I. In Venetia MDCXCI.

http://www.atlascoelestis.com/epi%20atlante%20veneto.htm

 

 

 

dello stesso autore consulta

 

Planisferii Celesti, calcolati per l’anno MDCC, Venezia 1689-1700

http://www.atlascoelestis.com/Cor%201689%20Pagina%20base.htm

 

 

 

Planisfero meridionale, corretto, et accresciuto di molte stelle.

Calcolato all’Epoca dell’Anno 1700, Descritto dal P. Coronelli, Cosmografo della Serenissima Republica di Venetia, ad uso dell’Accademia Cosmografica degli Argonauti, Venezia 1692

http://www.atlascoelestis.com/Cor%20pl.%20mer%20tavola.htm

 

 

 

Costellazioni Celesti del Polo Artico, descritte dal P. Coronelli Cosmografo della Serenissima Repubblica di Venezia ad uso dell’Accademia degli Argonauti.

Costellazioni Celesti del Polo Antartico, descritte dal P. Coronelli Cosmografo della Serenissima.

http://www.atlascoelestis.com/Coronelli%20calotte%201692%20Pagina%20base.htm

 

Consulta la voce

 

Coronelli

per cortesia di Wikipedia

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Vincenzo_Maria_Coronelli

 

 

 

APPROFONDIMENTO

 

GLOBO

 

 logo

http://catalogo.museogalileo.it/approfondimento/Globo.html

 

 

Vincenzo Maria Coronelli

al Museo Galileo di Firenze

 

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

SETTEMBRE 2016