ATLAS COELESTIS

LA PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI

 

 

 

 

LA PRECESSIONE DEGLI EQUINOZI

 

     La Precessione degli equinozi è un fenomeno utile per valutare la data di produzione di una carta celeste.

 

     La Terra è soggetta all’azione combinata dell’attrazione gravitazionale del Sole , della Luna e dei pianeti in modo tale che il suo asse è spinto a modificare la sua direzione nello spazio compiendo un movimento   che descrive, in senso orario e con un periodo di circa 25.770 anni , la superficie di un cono. L’asse del cono è perpendicolare all’eclittica, cioè al piano dell’ orbita terrestre, pertanto anche i poli celesti descriveranno in 25.770 anni  un intero cerchio intorno ai poli dell’eclittica.

     Il piano equatoriale della terra è invece solidale con il suo asse di rotazione, quindi i punti nei quali l’eclittica va ad intersecarsi, cioè i punti equinoziali Gamma ed Omega, slittano  lentamente percorrendo in un anno circa 50,30” . Se potessimo accelerare questo fenomeno vedremmo che le stelle, nel loro moto ciclico annuale verso il tramonto, rimarrebbero indietro rispetto ai punti equinoziali. Il fenomeno viene pertanto chiamato Precessione degli Equinozi.

     Come conseguenza  la stella Alfa dell’Orsa Minore, l’attuale Stella Polare, non indicherà per sempre la direzione Nord e  col passare del tempo verrà sostituita in questa funzione da altre stelle . Altra conseguenza della precessione sarà che, modificandosi le posizioni degli equinozi  rispetto alle stelle, cambierà di queste anche l’ascensione retta  e la declinazione, essendo l’origine da cui si inizia a computarle  ancorata al punto gamma dell’equinozio primaverile.  

 

La precessione degli equinozi è evidente in queste quattro immagini costruite con il programma Perseus

Siamo sempre alle 22 della sera del 20 Maggio, ma rispettivamente degli anni 1440, 1603, 1795, 2000, anni di pubblicazione della carta manoscritta di autore anonimo conservata nella biblioteca di Vienna, dell'Atlas di Bayer, di quello di Fortin e del Millenium Star Atlas. Nella seconda immagine è presente la Luna ed il fondo cielo è più chiaro. 

Da notare il progressivo avvicinamento del punto equinoziale a eta Virginis e il superamento della stessa nella terza e nella quarta quarta carta.  

 

 

 

     I cartografi tengono conto di questo slittamento annuale,  particolarmente marcato in ascensione retta,  e periodicamente pubblicano edizioni aggiornate dei loro atlanti celesti.

     Pertanto prendendo come riferimento un atlante per il quale è conosciuta la data di riduzione delle posizioni stellari, sarà possibile determinare quella di un altro qualsiasi atlante calcolando  di quanto risulta spostata in ascensione retta  una stessa stella. Come prima approssimazione l’arco di tempo in anni tra la produzione dei due atlanti , o meglio tra le due  date di riduzione delle posizioni stellari, verrà data dal rapporto tra la differenza di ascensione retta di una stessa stella, scelta in prossimità di un punto equinoziale, calcolata in secondi di grado sessagesimale, e 50,30” .

     Scegliamo come riferimento il Millenium Star Atlas, epoca 2000.  La stella Eta Virginis (Zaniah), di magnitudine 3,89,  è una stella che si trova in prossimità del punto omega autunnale e la sua luminosità è tale da garantirci di poterla trovare anche in mappe e atlanti antichi. Misuriamo l’ascensione retta di questa stella, che risulta di 12ore e 20 minuti, cioè 185° e confrontiamola con la corrispondente misura in altri atlanti al fine di trovare di questi la data di produzione.  I risultati dei nostri calcoli sono riportati nella tabella allegata. La sostanziale corrispondenza tra le due date contenute nelle due ultime colonne ci confortano nel ritenere adeguato il criterio di datazione che abbiamo adottato.  

 

Fortin, Atlas céleste, Parigi 1795

 

Millenium Star Atlas

     Esempio: Eta Virginis è posizionata nell'Atllas Céleste del Fortin a 182,25° di AR,  pari a -2,75° = -9.900" di differenza rispetto alla posizione indicata nel Millenium Star Atlas.     -9.900" : 50.30" = -196,81 che  è il numero di anni presumibilmente passato tra la pubblicazione dei  due atlanti. 2000 - 197 = 1803 indica la data stimata di pubblicazione del Fortin, abbastanza vicina a quella reale del 1795.

 

Dien Flammarion, Atlas céleste, Paris 1877

 

Argelander, Uranometria Nova, Berlin 1843

 

J. Flamsteed, Atlas coelestis, Londra Edizione del 1753, colorata a mano

 

Hevelius, Uranographia, Danzica 1690, proiezione convessa

 

I. Bayer, Uranometria , Augusta 1603

 

Carta di anonimo tedesco

 

 

Atlante                                    Ascensione retta di Eta Virginis  Differenza con Millenium Star Atlas      Data produzione

 in ore In gradi in gradi In anni Calcolata Effettiva
Millenium Star Atlas 12h 20m 185 2000
Dien Flammariom Atlas Céleste 12h 13m 183,25 -1,75 -125 1875 1877
Argelander Neue Uranometrie 183 -2 -143 1857 1843
Fortin Atlas Céleste  182,25 -2,75 -197 1803 1795
Flamsteed Atlas Coelestis 181,1 -3,9 -279 1721 1729
Hevelius Uranographia 12h 1,5m 180,4 -4,6 -329 1671 1690
Bayer Uranometria 11h 59,8m 179,95 -5,05 -361 1639 1603
Carta di Anonimo tedesco** 182,3 -2,7 -193 1807           1801-1822
Manoscritto anonimo di Vienna *177 circa -8 -572 1427 1440 circa
Durer *178 circa -7 -501 1499 1515
*in questo caso il calcolo è stato fatto sulla stima della longitudine, ma essendo la stella molto vicino all'intersezione dei due cerchi questa quasi coincide con la A.R.

** Vedi la sezione Riconoscere gli autori e datare le mappe celesti

 

 

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di  FELICE STOPPA