di

Felice Stoppa

 

 

Le costellazioni scomparse dal cielo

 

Argo Navis

 

 

Bayer 1601

 

Bevis 1750 circa

 

Semler 1739

 

      Vela, Puppis e Carina sono costellazioni indipendenti, ma non sono costellazioni antiche, nell’Almagesto le loro stelle vengono elencate sotto l’unica denominazione di Argo Navis, una costellazione talmente vasta  che Lacaille trovò utile dividerla in parti nel suo catalogo dell’emisfero australe. Il catalogo, che compendia le osservazione effettuate dall'astronomo francese  al Capo di Buona Speranza tra il 6 agosto 1751 e il 18 Luglio 1752, venne pubblicato a Parigi nel 1756 in Mèmoires Académie Royale des Sciences 1752 con il titolo Table des Ascensions Droites et des Declinaisons Apparentes des Etoiles australes renfermées dans le tropique du Capricorne. Il Planisfero proposto da Lacaille  presenta ancora la costellazione nella sua interezza ma, sia nel catalogo che nelle note esplicative, l'osservatore spiega come ha dovuto suddividere in tre parti la costellazione e rinominare nuovamente le stelle. In questa occasione Lacaille elimina la Robur Carolinum introdotta da Halley nel 1677 in quanto lo spazio che occupava in cielo era stato creato a discapito di Argo Navis con il rischio di creare confusione con le numerose osservazioni  già effettuate da altri astronomi in quella parte di cielo.  La suddivisione di Lacaille venne ufficialmente ratificata da B. A. Gould nella sua opera Uranometria Argentina del 1879 ma, fino alla pubblicazione di questo importante catalogo, per un intero secolo, i cartografi  continuarono ad operare pensando ad una unica costellazione, disegnandola in modo unitario. Anche Argelander nell’ Uranometria Nova del 1843 riporta Argo Navis nella sua completezza, limitandosi ad accostare a questo nome quelli delle tre suddivisioni.

Con la riforma condotta da E- Delporte per conto della IAU, 1920s, la zona di cielo occupata da Argo Navis vede le costellazioni di Carina, Puppis, Vela e Pyxis.

 

 

 

Rost 1723, proiezione convessa

 

 

 

      L'immagine seguente è tratta dall'Uranographia di Hevelius del 1690, proiezione convessa.

 

 

 

 

 

 

Vedi  Argo Navis nell'Epitome Cosmografica del Coronelli, Colonia 1693

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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