J. A. Seupel, F. W. Schmuck

 

Julius Reichelt

 

  Incisioni della cometa del 1680/1681

in

 

Cometa Scepticus oder Kurtzer Discurss uber Jùngst erschienen Cometen, Strassburg 1681

 

 

 

J. A. Seupel, F. W. Schmuck

Incisioni della cometa del 1680/1681

in

 

Julius Reichelt

Cometa Scepticus oder Kurtzer Discurss uber Jùngst erschienen Cometen, Strassburg 1681

 

 

Nella sua ampia attività di editore, tipografo e curatore di testi Friedrich Wilhelm Schmuck dà il suo contributo in ambito astronomico nei seguenti testi:.

 

- Kurtze Relation, Von dem in April und May dieses M.DC.LXXVII. Jahrs erschienen Cometen, zu finden bey Friderich Wilhelm Schmuck,Strassburg 1677

 

-Eygentliche Abbildung Des unerhört-grossen Comet-Sternen/ Welcher sich in dem Monat Decembr. 1680 hat sehen lassen Strassburg: Zufinden bey Frideric-Wilhelm Schmuck, Kunst-und Buchhändler, 1681

-Abbildung des Comet-Sternen/ Welcher sich in dem Monat Novembr. 1680. hat sehen lassen/Strassburg: Zufinden bey Frideric-Wilhelm Schmucken, Kunst-und Buchhändler, 1680

-Abbildung des Comet-Sternen/ Welcher sich in dem Monat Decembr. 1680. hat sehen lassen,  Strassburg/Zufinden bey Frideric-Wilhelm Schmuck, 1680

 

-Cometa scepticus, Oder Kurtzer Discurss Ueber Juengst-Erschienenen Cometen/ Julius Reichelt, Strassburg 1681

 

 

In Les ”Fasciculi Admirandum Naturae” (1679-83) du strasbourgeois F.W. Schmuck et la tératologie, relazione presentata il 12 dicembre 1992 al congresso della  Société française d'Histoire de la Médecine , Jean-Marie Le Minor, dell’ Institut d'Anatomie Normale, Faculté de Médecine, 67085 Strasbourg, ci presenta anche un quadro completo della biografia e dell’attività di editore, tipografo e curatore di testi di Friedrich Wilhelm Schmuck.

http://www.biusante.parisdescartes.fr/sfhm/hsm/HSMx1993x027x004/HSMx1993x027x004x0311.pdf

 

Nel paragrafo che riporto di seguito vi viene ricordato il contributo non solo di editore, ma anche di autore, dato da F. W. Schmuck alla produzione di fogli volanti di comunicazione relativi all’apparizione delle comete del 1677, 1680/81, 1682 le cui tavole, in alcuni casi, vennero riprese per illustrare anche opere di altri autori:

 

Observations astronomiques

Quatre planches concernent des observations astronomiques des comètes de 1680-81 et 1682 (IV.11-12 ; V.ll-12). Les gravures ont été réalisées d'après des observations directes. Ces mêmes illustrations ont été utilisées dans d'autres publications contemporaines. La belle gravure (IV.ll) de J.A. Seupel (1660-1714), graveur en taille douce strasbourgeois, réalisée en long (282 x 103 mm ) a ainsi été publiée initialement dans l'ouvrage de J. Reichelt (1637-1717) Cometa Scepticus oder Kurtzer Discurss uber Jùngst erschienen Cometen (Strasbourg, 1681) (14).

 

(14)Sur l'ouvrage de Reichelt et son contexte voir: LE MINOR  J . M . , Phénomènes astronomiques observés à Strasbourg aux 17e et 18e siècles, Alsace-Astronomie, 6, 1980, 20-38 ; L E MINOR J . M . , Les Welper, astronomes et imprimeurs strasbourgeois (XVIIe-XVIIIe.), Bull. Cercle Généal. Alsace, 61, 1983, 13- 19 ; L E MINOR J . M . , Vie et oeuvre de l'astronome strasbourgeois Eberhard Welper (XVIIe s.), Alsace- Astronomie, 11, 1984, 29-42 ; L E MINOR J . M . , Le premier observatoire astronomique de Strasbourg (1673), / . Hospices Civils Strasbourg, 22, 1984, 8-10.  

 

 In questa pagina esamino i seguenti contributi:

 

 

J. A. Seupel, F. W. Schmuck, Incisioni della cometa del 1680/1681 

in

Julius Reichelt, Cometa Scepticus oder Kurtzer Discurss uber Jùngst erschienen Cometen, Strassburg 1681

 

Il saggio di Julius Reichelt, proposta da e-rara al seguente indirizzo 

http://www.e-rara.ch/zuz/content/thumbview/14458751

e da SUDOC  in

 http://www.sudoc.abes.fr//DB=2.1/SET=4/TTL=1/CLK?IKT=1016&TRM=Cometa+scepticus.+Oder+Kurtzer+Discurss+Ueber+Juengst-Erschienenen+Cometen  

 

è illustrato da due incisioni eseguite da J. A. Seupel e realizzate ed edite, secondo quanto riportato nel saggio di Jean-Marie Le Minor sopra riportato, con l'apporto di F. W. Schmuck.

 

Seguendo l’impostazione data da J. Reichelt al suo testo, dove lo spostamento della cometa nei cieli viene analizzato nelle due parti nettamente distinte che lo caratterizzano, Cometa Matutinus e Cometa Vespertinus, l’editore aggiunge al saggio due incisioni che rendono conto dei due momenti.

Nella prima incisione, 21,8 cm per 8,1, firmata da J. A. Seupel, lo scenario della cometa la vede protagonista dal 15 dicembre 1680 al 10 febbraio 1681 nelle ore successive al tramonto del Sole: Cometa Vespertinus.

 

 

Nella seconda, 15 cm per 9,5, non firmata da J. A. Seupel ma sicuramente sua perché lo stile iconografico è identico alla prima, la cometa vi viene rappresentata dal 16 al 25 novembre 1680 nelle ore precedenti l’alba: Cometa Matutinus

 

 

Prima tavola: Cometa Vespertinus

E’ costruita in visione concava ed in proiezione cilindrica avente come cerchio di tangenza al piano di proiezione il circolo di latitudine posto a 25° a nord dell’Ecliptica. Due scale al passo di un grado di latitudine e longitudine, numerate ogni 10° sono poste ai rispettivi lati della carta.

Il reticolo polare equatoriale è rappresentato dalle curve di competenza del Tropicus Cancri e dell’ Aequator.

Le stelle, distinte per magnitudine secondo una scala posta nell’angolo in alto a destra della tavola, sono posizionate con una certa precisione sopra un fondo cielo tratteggiato in grigio.

La cometa, quasi sempre rappresentata con la coda orientata ma in alcuni casi soltanto dal nucleo, attraversa il cielo stellato a partire dal 15 dicembre, quando era ai piedi di Antinous, fino al 10 febbraio, pochi gradi di latitudine a sud di Caput Medusae. Le numerose posizioni datate e segnalate permettono all’autore di tracciarne per interpolazione la curva dell’orbita per l’intero periodo.

 

La cometa in  Antinous

 

La cometa tra Caput Medusae e Musca Borealis

 

Sia le stelle che le costellazioni sono prive di nomi o sigle. Oltre ad Antinous e Caput Medusae è presente una terza costellazione che attualmente non utilizziamo più: la Musca Borealis o Apes ma chiamata spesso anche Vespa, vedi

http://www.atlascoelestis.com/introduz.%20desuete.htm

 

 

 

 

 

 

 

 

Seconda tavola: Cometa Matutinus

 

Possiede le stesse caratteristiche tecniche della prima tavola ma il  cerchio di tangenza al piano della  proiezione cilindrica è l’Ecliptica stessa. Inoltre lo scenario celeste è posto qualche decina di gradi di latitudine più a sud pertanto, oltre al’ Aequator e al Tropicus Cancri, appare anche un arco di competenza del Tropicus Capricorni.

La curva dell’orbita della cometa , disegnata in numerosi punti dal 16 al 25 Novembre del 1680, è praticamente parallela all’Eclittica.

 

L'orbita della cometa  è praticamente parallela all’Eclittica

 

 

 

 

 

 

 

 

Di Friedrich Wilhelm Schmuck esamina anche i seguenti contributi:

 


Friedrich Wilhelm Schmuck

 

-Eygentliche Abbildung Des unerhört-grossen Comet-Sternen/ Welcher sich in dem Monat Decembr. 1680 hat sehen lassen Strassburg:Zufinden bey Frideric-Wilhelm Schmuck, Kunst-und Buchhändler, 1681

 -Abbildung des Comet-Sternen/ Welcher sich in dem Monat Novembr. 1680. hat sehen lassen/ Strassburg: Zufinden bey Frideric-Wilhelm Schmucken, Kunst-und Buchhändler, 1680

 

-Abbildung des Comet-Sternen/ Welcher sich in dem Monat Decembr. 1680. hat sehen lassen Strassburg/Zufinden bey Frideric-Wilhelm Schmuck, 1680

 

http://www.atlascoelestis.com/Schmuck%20cometsternen%201681.htm

 

 


 
Friderich Wilhelm Schmuck

 

Kurtze Relation, Von dem in April und May dieses M.DC.LXXVII. Jahrs erschienen Cometen, zu finden bey Friderich Wilhelm Schmuck,Strassburg 1677

 

 http://www.atlascoelestis.com/Schmuck%20cometa%201677.htm

 

La cometa esaminata nelle carte di queste pagine venne scoperta da Kirch al telescopio il 14 novembre 1680 (giorno 4 nelle sue tavole, dove tutte le date anticipano di 10 giorni conformandosi ancora al calendario giuliano). Rimase visibile fino alla notte del 19 marzo 1681. Per la sua luminosità e l’estensione della coda viene ricordata come la Grande Cometa del 1680 o cometa di Kirch. E’ classificata con il codice C/1680 V1 e riporta inoltre il primato di essere il primo astro chiomato scoperto con l’ausilio di un telescopio. 

C/1680 V1 è una delle comete più appariscenti che siano mai stati visti, al massimo della estensione la sua coda si estendeva per oltre 90°, venne riprodotta da diversi artisti, apparve su moltissimi fogli di informazione volante e venne studiata in tutta Europa da diversi astronomi: Friedrich Büttner da Danzica,  Jean de Fontaney da Parigi, Johann Heinrich Voigt da Amburgo, Jakob Honold da Ulm…  Venne studiata indipendentemente dal Padre Gesuita Eusebio Francesco Chini (Eusebius Franz Kühn) di Segno in Val di Non, che la osservò da Cadice durante il suo viaggio che lo avrebbe portato in missione nel nuovo mondo in California dove pubblicò il suo saggio scientifico firmandolo con il nome di Eusebio Francisco Kino.

 

 

Nella pagina all’indirizzo seguente presento una antologia di osservazioni effettuate all’epoca da altri astronomi e osservatori:

 

 

C/1680 V1

Antologia delle osservazioni di C/1680 V1, la grande cometa del  1680-1681, la cometa di Kirch e del Padre Gesuita Eusebio Francesco Chini.

 

http://www.atlascoelestis.com/Cometa%201680%20base.htm

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

AGOSTO 2017