Matthaeus Greuter

1626, Avenioni per Matheum Greuterii sculpt. excudebat Gulielmus Nicolai. C. Savary et B. Gaultier excudit (Tavole riprodotte da incisioni), 1626

 

 

Matthaeus Greuter

Strasburgo 1564 - Roma 1638

 

 

1626, Avenioni per Matheum Greuterii sculpt. excudebat Gulielmus Nicolai. C. Savary et B. Gaultier excudit (Tavole riprodotte da incisioni), 1626

 

 

Le due tavole proposte in questa pagina (formato 26 cm x 26) sono di proprietà della Bibliothèque Nationale de France, dèpartement Cartes et Plans, GE D-12621(1-2),

http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8490621s.

Le due incisioni sono rarissime e non sono conosciuti altri esemplari esistenti sebbene nello stesso periodo siano state prodotte in Francia da B. Gaultier due tavole praticamente identiche, frutto probabilmente di una collaborazione intercorsa tra i due autori tramite anche  l'intervento di Gulielmus Nicolai, vedi a conferma di questo quanto riportato nel cartiglio di una delle tavole che esaminiamo. Le tavole di Gaultier sono analizzate nella seguente pagina: http://www.atlascoelestis.com/Gaultier%20fusi%201626.htm.

 

I dodici fusi che riproducono  complessivamente tutta la volta celeste sono tangenti tra loro lungo il cerchio dell’ eclittica e sviluppano una circonferenza di 52 centimetri , pertanto potrebbero essere utilizzati per creare un globo celeste di circa 17 centimetri di diametro.

La galleria di strumenti scientifici antichi di Milano ANTIK Arte & Scienza di proprietà di  Daniela Giorgi ha avuto il pregio di possedere uno di questi globi che io ho avuto la fortuna di esaminare e di presentare in Atlas Coelestis alcuni anni fa. Riproduco di seguito la mia relazione che può valere anche come descrizione delle due tavole presenti.

 

 Descrizione del globo celeste

 

  

http://www.atlascoelestis.com/Greu%20Pagina%20base.htm

 

Il  globo celeste che analizzo in questa pagina e del quale riproduco gli ingrandimenti di tutte le costellazioni è un rarissimo esemplare costruito dal cartografo ed incisore Matthaeus Greuter.

In Terrestrial e Celestial Globes, New Haven 1921, di Hedward Luther Stevenson viene dato ampio spazio alla vita di questo autore, alla sua opera e alle relazioni con gli altri cartografi del diciassettesimo secolo, riproduco pertanto nella pagina che segue l'intero capitolo di Stevenson.

 

Terrestrial e Celestial Globes di Hedward Luther Stevenson

http://www.atlascoelestis.com/Greu%20testo%2054.htm

 

 

Sempre in questa opera vengono inventariati numerosi esemplari di globi   prodotti dal nostro autore,

 

http://www.atlascoelestis.com/Greu%20censimento.htm

39 terrestri del 1632 e 33 celesti del 1636,  

 

 

http://www.atlascoelestis.com/Greu%20globo%201636.htm 

 

inoltre ne vengono indicati altri 21, tra terrestri e celesti, delle ristampe del 1695.

La cosa curiosa è che il diametro di tutti questi globi è di circa 50 cm e che, come si può leggere nel saggio di Stevenson, questi riportano, oltre alle costellazioni tolemaiche, buona parte di quelle create successivamente e non solo, vi troviamo percorsi di comete, nebulose e, in Cassiopea, anche la supernova osservata da Tycho Brahe nel 1572.

 

Il nostro globo è pertanto veramente eccezionale e raro perché misura soltanto diciassette centimetri di diametro, perché, con l'eccezione di Antinous e Fetonte, riproduce soltanto le costellazioni tolemaiche e perché non viene segnalato nell'opera di Stevenson.

Il globo consiste in una sfera di legno di diciassette centimetri di diametro alla quale sono stati incollati 12 fusi di carta di 30 gradi di ampiezza che riportano la stampa delle costellazioni e delle stelle. Il legno è visibile in corrispondenza della carena della Nave Argo, dove manca una frazione del foglio di carta sovrastante.

 Dopo l'operazione di incollaggio l'autore ha completato il globo colorandolo a mano.

Le costellazioni sono collocate sul globo tramite una proiezione convessa che ha per centro il polo eclittico. Oltre al cartiglio,

 

   

 http://www.atlascoelestis.com/Greu%20cartiglio.htm 

 

 

che attesta la paternità del Greuter vi troviamo disegnata la scala delle grandezze stellari, sei magnitudini più un simbolo a parte per le nebulose,

 

 

 http://www.atlascoelestis.com/Greu%20scala%20grand.htm

 

 Con delle linee rosse sono indicati il Circulus Arcticus, il Circulus Antarcticus e i due circoli dei tropici. Le linee dell'Equatore e dell'Eclittica sono costituite da fasce che evidenziano con tratti alternati di colore rosso e bianco il singolo grado. La posizione delle stelle può essere letta sulla fascia dell'equatore i cui gradi sono numerati di dieci in dieci.

L' autore disegna soltanto le quarantotto costellazioni tolemaiche con l' unica eccezione  di Antinous che oltre ad essere disegnata sotto l'Aquila è anche nominata. Altra rarità è la rappresentazione della figura di Fetonte, seduto a fianco della parte più meridionale del fiume Eridanus, 

 

 

http://www.atlascoelestis.com/apianus%20eridanus%20fetonte.htm

 

 

 Soltanto due stelle vengono identificate tramite il nome proprio: Acarnar nell'Eridanus e Arcturus nel Bootes, 

 

 

http://www.atlascoelestis.com/Greu%20arcturus.htm 

 

 

Greuter ha posto la stella Spica, Alfa Virginis, disegnata con un simbolo di prima magnitudine, a circa 198,5 gradi di longitudine, posizione che, per il fenomeno della precessione degli equinozi, corrisponde a quella che la stella aveva in cielo per il 1620 circa, 

 

http://www.atlascoelestis.com/Greu%20data%20produzione.htm

 

Questo dato conferma con buona approssimazione la data di produzione del globo del 1626 posta sul cartiglio.

 

 

Il globo celeste  era stato commissionato a Greuter per poter formare la coppia con quello terrestre di Guglielmo Nicola che viene nominato nel cartiglio

 

http://www.atlascoelestis.com/Greu%20gl%20terr.htm

 

Sempre nel cartiglio vengono  nominati come editori C. Savary e B. Gaultier.

 

 

 

I due globi sono in vendita a Milano presso 

 

ANTIK Arte & Scienza

di Daniela Giorgi 

Antik Home

http://www.atlascoelestis.com/Greu%20Pagina%20base.htm

 

che ringrazio per avermi concesso di fotografare e pubblicare i due rarissimi strumenti geografici.

 

 

PRIMA TAVOLA

 

 

PARTICOLARI

 

 

 

 

 

SECONDA TAVOLA

 

 

 

PARTICOLARI

 

 

 

Leggi anche

Domenico De Rossi 

(Matteo Greuter)

In hoc coelesti globo notantur omnes stellae fixae ad annum 1636 accomodatus…., Roma 1695

 

http://www.atlascoelestis.com/De%20Rossi%20Greuter%201695.htm

 

 

 

 

 

 

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di  FELICE STOPPA

AGOSTO 2016