Gaudenzio Brunacci

 

De pseudostella, seu cometa, que apparuit anno Domini 1664. Mense decembris. Disquisitio astrologica in obseruationes distincta, & regulis Trigonometricis, secantium, tangentium, basium, & angulorum illustrata. Auctore Gaudentio Brunacio .., Venezia 1665

 

 

 

 

Gaudenzio Brunacci

 

De pseudostella, seu cometa, que apparuit anno Domini 1664. Mense decembris. Disquisitio astrologica in obseruationes distincta, & regulis Trigonometricis, secantium, tangentium, basium, & angulorum illustrata. Auctore Gaudentio Brunacio .., Venezia 1665

 

 

 

 

 

La grande cometa oggetto di studio di Gaudenzio Brunacci, giovane medico marchigiano operante a Venezia, attraversò il cielo stellato della Terra nei mesi invernali del 1664-1665. Venne scoperta in Spagna il 17 novembre 1664 e rimase visibile fino all’ultima decade del febbraio 1665.

 

Nella seguente pagina è possibile esaminare un’ampia antologia di osservazioni che vi dedicarono numerosi osservatori:

 

  Antologia delle osservazioni di C/1664 W1, la grande cometa del  1664-1665 di Hevelius e Lubienietzki 

 

http://www.atlascoelestis.com/Cometa%201664%20antologia%20base.htm

 

 

Il volume di G. Brunacci è così composto:

 

-- Occhietto : De Cometa Anni 1664

-- Frontespizio

-- Dedica : Serenissime Princeps..

-- Imprimatur

 

-- Tre tavole

 

-- Titolo: De Pseudostella, seu Cometa, quae apparuit Anno Domini 1664 Mense Decembris. Disquisitio Astrologica. Auctore Gaudentio Brunacio doct. Romano Phil...Veneto

    Prephatio

-- Observatio I. In quo Pseudostellae apparitio, Motus, Tempus, situs, et figura in totum premonstrantur

-- Observatio II. An istud nouum Phaenomen sit verè Pseudostella,   seù Cometa

-- Observatio III. In qua perquiritur quid sit Cometa, an constet Materia elementari, vel Aetherea, seù an sit sublunaris, vel supra Lunam

-- Observatio IV. De multiplicitate Cometarum

-- Observatio V. An Cometa noster sit Sublunaris, vel Aethereus

-- Observatio VI. An Cometae Cauda sit Ignis, an Radius Solis

-- Observatio VII. An sit supra Solem

-- Observatio VIII. An Cometa iste cum sit supra Solem sit maior Sole

-- Observatio IX. Cometa noster est Corpus Diaphanum

-- Observatio X. Motus Cometae est unus Motus, cuius Motus Centrum est Terra

-- Observatio XI. De Duratione Cometae

-- Observatio XII. De Prognosi

 

Come è già possibile constatare dall’indice del volume il nostro osservatore si pone rispetto al fenomeno in una posizione filosofica ancora vicina ai modelli di qualche decennio prima arrivando a sostenere che il moto della cometa ha per centro il nostro pianeta sebbene affermi l’ipotesi di un suo moto sopralunare.

Argomento quest’ultimo fondamentale per verificare la validità del  modello  cosmologico copernicano rispetto a quello tolemaico.

Il moto dell’astro chiomato in una orbita geocentrica viene anche ribadito nella seconda delle tavole annesse al volume: la cometa vi viene riportata nelle posizioni occupate secondo l’osservatore tra il giorno 27 ed il 30 dicembre. Il diagramma è centrato sulla Terra intorno alla quale orbita non solo la cometa ma anche il Sole. 

 

 

Nella terza tavola annessa al volume la cometa del 1664 viene confrontata, nelle sue dimensioni e nello sviluppo della coda, con quelle apparse rispettivamente nel 1654 e nel 1661. In ogni caso la loro coda è  sempre orientata in direzione opposta alla posizione occupata dal Sole.

 

 

 

 

La prima e principale delle tavole, Motus Cometae Per fixas in Zodiaco de Meridie in Meridie,  è dedicata al moto della cometa tra le stelle fisse dal 15 dicembre del 1664 al 15 gennaio del 1665. L’astro chiomato vi viene disegnato, giorno per giorno, lungo il suo percorso partente dalla costellazione del Corvus e terminante in quella di Cetus. Della cometa si può apprezzare lo sviluppo della coda e la sua direzione sempre orientata.

Tra le costellazioni considerate da G. Brunacci vi è anche quella del Gallus ideata da Petrus Plancius nel 1613, 

http://www.atlascoelestis.com/desu%20Plancius.htm

 

Curiosa e da interpretare è la curva ellittica che l’autore disegna tra le stelle di Orion.

 

 

Le tre tavole riportano la firma dello stesso scolpitore: Pietro Picini.

 

 

Titolo

 

 

 

Motus Cometae Per fixas in Zodiaco de Meridie in Meridie

 

 

 

 

Sviluppo dei capitoli

  

  

  

  

  

  

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

FEBBRAIO 2017