F. A. Garnier |
Tableau d'Uranogaphie Moderne ou Système Sphéroïdal Céleste, présentant sur un plan vertical l'aspect des principales Constellations par rapport à la Terre; donnant la position exacte d'un astre par sa déclinaison et son ascension droite, sa hauteur méridienne, et l'heure sidérale de son lever et de son coucher sur l'horizon de Paris, 1860 in Atlas Sphéroïdal et Universel de Géographie, Parigi 1860-1862
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F. A. Garnier
Tableau d'Uranogaphie Moderne ou Système Sphéroïdal Céleste, présentant sur un plan vertical l'aspect des principales Constellations par rapport à la Terre; donnant la position exacte d'un astre par sa déclinaison et son ascension droite, sa hauteur méridienne, et l'heure sidérale de son lever et de son coucher sur l'horizon de Paris, 1860
in
Atlas Sphéroïdal et Universel de Géographie, Parigi 1860-1862
La tavola N° 2 ( cm 52 per 74) del prezioso atlante di F. G. Garnier è dedicata all’Uranographie Moderne. E’ divisa in due parti. Quella superiore presenta i due emisferi celesti costruiti in proiezione “sferoidale” stereografica, tangenti tra loro nel punto equinoziale autunnale occupato simbolicamente da un sole raggiante, centrati rispettivamente sui due punti di incontro dell’equatore celeste con il coluro solstiziale ( occupati da due immagini della Terra al centro della sfera celeste dalla quale si diparte l’asse del Horizon rationnel de Paris inclinato sull'equatore per 48° e50') e aventi per circonferenza la proiezione del coluro equinoziale. In tal modo i due poli celesti si presentano diametralmente opposti ed i due emisferi rappresentano rispettivamente tutto il cielo visibile da Nord a Sud in Autonne et Hiver e in Printemps et été. Erroneamente, ma soltanto nella carta e non nei testi esplicativi, l’autore definisce la proiezione dell’equatore celeste come Colure des Équinoxes.
La parte inferiore della tavola contiene altre note esplicative oltre che a tre altri inserti dedicati due al cielo intorno al le Pôle Borèal e al le Pôle Austral ed il terzo al Système Planétaire d’après Copernic nel quale viene anche disegnato l’inesistente pianeta Vulcano orbitante intorno al Sole all’interno dell’orbita di Mercurio e ipotizzato nel 1859 da Urban Le Verrier per spiegare e bilanciare le anomalie gravitazionali presentate dal moto di Mercurio.
I due emisferi celesti sono programmati in particolare per un osservatore ubicato ad una latitudine coincidente con quella di Parigi e riportano espressivamente per questa città i seguenti archi di cerchio:
- Cercle du Zénith de Paris a 49° di declinazione nord
- Cercle indiquant la Limite Nord de l’Horizon de Paris delimitante le stelle che non tramontano mai dalla capitale francese posto a 41° di declinazione nord
- Cercle indiquant la Limite Sud de l’Horizon de Paris delimitante le stelle australi che non si rendono mai visibili dalla città posto a 41° di declinazione sud
- Cercle du Nadir de Paris a 49° di declinazione sud
Inoltre i due emisferi sono stati costruiti in modo tale che la loro circonferenza, rappresentata dal cerchio del coluro equinoziale, coincida con il cerchio del meridiano di Parigi.
Il reticolo di riferimento principale è quello equatoriale comprendente i poli, l’equatore (sul quale è posta una scala graduata che misura l’ascensione retta in gradi al passo di un grado ed in ore al passo di 10 minuti primi), i coluri, gli archi di declinazione ogni 15° e gli archi di A. R. ogni ora. Il cerchio dell’eclittica, suddiviso in mesi, è l’unico elemento del reticolo eclittico oltre ai due poli ed è equipaggiato da una scala graduata che misura la longitudine al passo di un grado.
Centrati sul polo eclittico nord e sud ed aventi come raggio la distanza tra questi ed il relativo polo equatoriale sono tracciati i due Cercle que le pole du Monde décrit en 25870 ans a causa del fenomeno della precessione degli equinozi. I cerchi sono accompagnati da alcune frecce che indicano la direzione dello slittamento della proiezione del polo mentre due categorie di tacche graduate che partono con il punto 0 posto ove si trovavano i poli nord e sud all’epoca della nascita di Cristo (1870 anni prima) scandiscono al passo di circa mille anni il loro movimento per gli anni Avant J. C. e Après J. C..
Le stelle, posizionate per il 1850 e distinte in cinque grandezze, sono prive di indicazioni di riconoscimento se non il nome proprio per quelle più luminose.
Le costellazioni contemplate sono più numerose di quelle considerate attualmente essendocene presenti molte cancellate tra il 1922 ed il 1930 dalla riforma di Delporte.
http://www.atlascoelestis.com/introduzione2.htm
http://www.atlascoelestis.com/21.htm
Prive del disegno del personaggio mitologico le costellazioni sono identificate dal nome in francese e dall’area che occupano nel cielo perimetrata da confini punteggiati.
Ben delineato su fondo bianco è il percorso della Voie Lactée.
Attraverso queste caratteristiche la tavola di Garnier ottempera a quanto dichiarato nel suo titolo: Tableau d'Uranogaphie Moderne ou Système Sphéroidal Céleste, présentant sur un plan vertical l'aspect des principales Constellations par rapport à la Terre; donnant la position exacte d'un astre par sa déclinaison et son ascension droite, sa hauteur méridienne, et l'heure sidérale de son lever et de son coucher sur l'horizon de Paris.
La tavola e l'atlante sono presentati per cortesia di
La tavola
Gli emisferi verticali
le Pôle Borèal
le Pôle Austral
Système Planétaire d’après Copernic
Note esplicative
L'atlante contiene altre due tavole dai contenuti di geografia generale utili alla comprensione della tavola celeste:
- Tavola N° 1:
Tableau de Système Général de la Cosmographie Moderne, indiquant les principaux Phénomènes Célestes, la théorie des Saisons et celle des Éclipses, la Rose des Vents, ainsi que les divers élémens de la Sphère, et les accidents extérieurs les plus remarquables du Globe Terrestre.
- Tavola N° 3:
Tableau des principales projections usitées pour la construction des cartes géographiques, ou Résumé linéaire des principales méthodes employées par les Géographes, depuis Ptolémée jusqu'à nos jours, pour esquisser et établir la représentation graphique et systématique de tout ou partie du Globe Terrestre.
- Tavola N° 1
- Tavola N° 3
di FELICE STOPPA
GIUGNO 2019