Conrad of Dyffenbach |
MS
Palat. Lat. 1368. ff. 63v-64r, Città del Vaticano, Heidelberg 1426 |
Conrad of Dyffenbach
MS
Palat. Lat. 1368. ff. 63v-64r, Città del Vaticano, Heidelberg 1426
Le
quattro tavole contenute in altrettanti quattro fogli manoscritti raccolti nel
codice Vat Lat 1368 sono probabilmente la prima rappresentazione del
cielo stellato su carta di
epoca moderna. Le tavole,
una volta accostate, rappresentano tutta la volta boreale e gran parte di quella
australe conosciuta. Ledue
mappe contenute nei fogli
63v e 64 r sono in proiezione convessa, quelle rappresentate in 63r e 64v in
proiezione concava. Queste ultime pertanto, per poter essere unite con continuità
alle altre, devono essere ribaltate di 180° sul loro asse verticale. Per
l’emisfero nord , contenuto nel foglio 63v e completato in 64 r, l’autore
utilizza una proiezione polare eclittica equidistante, per le altre tre tavole
la proiezione è quella trapezoidale ed è stata personalmente progettata da
Dyffenbach.
La
seguente presentazione è di Anna Friedman Herlihy ed è tratta dal suo saggio Renaissance
Star Charts contenuto
nell’enciclopedica opera dedicata alla storia della cartografia edita nel
The
History of Cartography,
The University of Chicago Press,http://www.press.uchicago.edu/books/HOC/HOC_V3_Pt2/Volume3_Part2.html
“The
earliest extant twodimensional star maps other than astrolabes with identifiable
projections appear to be those in the Vatican library manuscript attributed to
the copyist Conrad of Dyffenbach and dated 1426.38 This
manuscript contains four maps that chart a limited number of stars with
sketchedin outlines of selected constellations. The star catalog information
derives from Gerard of
38.
Vatican City, Biblioteca Apostolica Vaticana (Codex Palat. Lat.
1368), 63r, 63v, 64r, and 64v. For detailed information on these maps, see Dana
Bennett Durand, The
Vienna-Klosterneuburg Map Corpus of
39.
Kunitzsch, “Astronomer Abu ’l-H. usayn al-S.u— fı—,” 67, n. 36.
40.
Durand, Vienna-Klosterneuberg, 115.
41. Durand suggests that this projection may have come from an Arabic source, possibly Abu— al-Rayh. a—n Muh.ammad ibn Ah. mad al-Bı—ru—nı— (Vienna-Klosterneuberg, 116).”
di Anna Friedman Herlihy
Herlihy Conrad of dyffenbach 1426.pdf
Nel volume Illustrating the Phaenomena, Celestial Cartography in Antiquity and the Middle Ages, Oxford University Press, 2013, l’autrice Elly Dekker dedica alle tavole di Dyffenbach una ampia e approfondita presentazione che pubblico per intero per cortesia di Google Libri Digitali.
http://www.atlascoelestis.com/Dyffenbach%201426%20Dek.htm
FOLIO 63v
Da: Illustrating the Phaenomena, Celestial Cartography in Antiquity and the Middle Ages
L’intero manoscritto di cui fanno parte i quattro fogli può essere consultato alla seguente pagina contenuta in The Warburg Institute, Iconographic Database:
Fol 51v
Due delle tavole di Dyffenbach sono riprodotte a pag. 165 del primo volume e a pag. 23 del secondo volume di
Fritz Saxl
Verzeichnis astrologischer und mythologischer illustrierter Handschriften des lateinischen Mittelalters, Heidelberg 1927
proposto interamente di seguito
Saxl verzeichnisastro00saxl.pdf
di FELICE STOPPA
APRILE 2014