Francois de Mongenet

Gore per globo celeste, Venezia 1552 circa

 

 

 

 

Francois de Mongenet

Gore per globo celeste, Venezia 1552 circa

 

 

La tavola consta di 12 spicchi di 30° di longitudine in proiezione polare eclittica convessa destinati ad essere incollati su di una sfera onde formare un piccolo globo celeste di circa 9 centimetri di diametro.

Il globo è pensato per essere utilizzato a scopo didattico o in funzione artistica pertanto è minimo il corredo tecnico di cui dispone: L’eclittica percorre tutto l’asse longitudinale e coincide con una scala graduata da tacche non numerate di due gradi di longitudine. Il reticolo polare equatoriale comprende i due poli, i circoli polari, il tropico del Capricorno e del Cancro e il circolo equatoriale comprensivo di scala graduata da tacche di due gradi numerati in modo irregolare. Completano questo reticolo le linee dei coluri equinoziale e solstiziale.

Nel settimo spicchio è presente la Nota magn. stellaru. che suddivide le stelle presenti nella tavola in sei categorie alle quali va aggiunta quella nominata Nebulosa

Nota magn. stellaru. 

 

Le costellazioni, rappresentate con il loro personaggio mitologico e nominate in lingua latina ma in modo arcaico, sono quelle tolemaiche alle quali vanno aggiunte: Antinous, Caput Medusae, Hircus (la Capra) e Fetonte, non nominato, ma disegnato in coincidenza con la stella Acarnar nell’Eridanus

Fetonte

 

Bootes tiene al laccio due cani disegnati sotto l’Orsa Maggiore in posizione coerente con quella degli odierni Canes Venatici, sotto il cane di sinistra è posto un vistoso simbolo dedicato alle Nebulose con il quale l’autore vuole indicare quasi sicuramente la posizione della Chioma di Berenice. Questi ultimi due aspetti rappresentano una eccezione importante in una carta stellare di questo periodo. Con il simbolo dedicato alle nebulose viene inoltre indicato un oggetto nella coda dello Scorpione da identificare probabilmente con l’ammasso aperto M7. Altre Nebule, già presenti nell'Almagesto di Tolomeo o nel Liber locis stellarum fixarum di As-Sufi, non sono riportate in questa tavola.

Canes Venatici e simbolo Nebulosa per Coma Berenices

 

Nebulosa in Scorpio, M7

 

All’interno di uno dei due blasoni presenti nella tavola, con la frase ELABORABAT FRANCISCUS DE MONGENET . V., è riportata la firma dell’autore.

Blasone con firma

Sulla produzione di de Mongenet riproduco di seguito le pagine a lui dedicate da E. L. Stevenson nel suo monumentale Terrestrial and Celestial Globes del 1921. 

 

 

 

La tavola di de Mongenet ha ispirato  Hans Christoph Schissler il Giovane nel realizzare i disegni delle

costellazioni nel suo globo celeste del 1597:http://www.galeriekugel.com/expo_spheres/c/s5_en.htm#

https://brunelleschi.imss.fi.it/galileopalazzostrozzi/oggetto/HansChristophSchisslerGiovaneGloboCelesteMeccanico.html

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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TAVOLA

 

 

PARTICOLARE I

 

 

PARTICOLARE II

 

PARTICOLARE III

 

 

PARTICOLARE IV

 

 

 

 

La tavola

è pubblicata per cortesia di

HARVARD UNIVERSITY
HARVARD COLLEGE LIBRARY

 

CONSULTA

 National Maritime Museum

Greenwich

globes

 

 

APPROFONDIMENTO

GLOBO

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA