Charles Messier

Carte Céleste qui représente la route apparente de la Seconde Comète observée en 1786, Histoire de l'Académie (Royale) des sciences,  Paris 1788

 

Carte Céleste qui représente la route apparente de la Seconde Comète observée en 1786

 

La cometa è scoperta da Caroline Herschel il 1 agosto 1786, Messier utilizza le osservazioni dell'astronoma inglese per determinare la prima posizione della cometa avendole ottenute da una corrispondenza con Blagden, segretario della Società Reale di Londra.

Le osservazioni dirette di Messier iniziano soltanto  il giorno  11 quando riscopre la cometa tra le cinque stelle della Chioma di Berenice che Flamsteed denomina con i numeri 30,31,34,41,43.

 

Il 19 di Agosto la cometa è in congiunzione stretta con M3, la Néb N° 3 scoperta da Messier il 3 maggio 1764 nella costellazione dei Canes Venatici, sopra la quale l'astronomo ritiene che la coda della cometa si sia sovrapposta.

 

Nella grande e bella carta, 12,5x41,5 cm, in proiezione di Sanson Flamsteed e in visione concava,

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vengono disegnati altri due gruppi di nebulose: in Virgo M58, M59, M60, M84, M86, M87, M88, M89, M90, M91 (oggetto non confermato), M98, M99, M100.

 

 

In Coma Berenices M53, M64, M85.  

 

 

Parte delle osservazioni sono condotte al castello di Saron, luogo delle vacanze estive per Messier, dove gli vengono messi a disposizione altri strumenti di osservazione.

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La cometa viene seguita sino al giorno 26 ottobre tra la Testa di Ercole e quella del Serpentario, dove per affievolimento non si rende più visibile.

Gli elementi orbitali vengono calcolati da Méchain.

 

La Mémoire è preceduta dalla descrizione delle osservazioni della  prima cometa del 1786 che Méchain aveva scoperto il 17 gennaio nella spalla  dell'Acquario, tra la stella Beta e M2, la nebulosa scoperta da Maraldi nel 1746. Messier ne determina tre posizioni per il giorno 19. Le osservazioni non sono sufficienti per calcolarne gli elementi orbitali.

 

Le due relazioni vengono pubblicate nel 1788 in

 

 

 

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di

FELICE STOPPA