Albrecht Durer

Imagines coeli Septentrionales cum duodecim imaginibus zodiaci, Norimberga 1515

 

 

Albrecht Durer

 

Imagines coeli Septentrionales cum duodecim imaginibus zodiaci, Norimberga 1515

 

 

 

 

https://www.astronomie-nuernberg.de/index.php?category=duerer&page=sternkarten

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Particolari

 

A       B       C       D       E

 

 

 

 

Consulta una copia del cielo boreale attualmente depositato presso la Bibliothèque Nationale de France a Parigi che viene presentato da Gallica al seguente indirizzo:

 

 

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8444076j

 

Tra la costellazione del Leone e quella della Vergine spicca un timbro di appartenenza in rosso che attesta che la tavola era di proprietà della  Bibliothèque du Roi:

 

 

 

 

 

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8444076j

 

 


 

 

 

 

 

 

Imagines coeli meridionales, Norimberga 1515

 

http://naa.net/ain/personen/Duerer_Sueden_1515.asp

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Versione del 1527

 

 

 

 

Particolari

 

F       G       H       I

cartigli con data e ritratto

 

 

 

    Le due tavole che Durer incide su legno nel 1515, una per l’emisfero sud e una per quello boreale, seguono ancora  la tradizione tolemaica in quanto a contenuti e precisione. Negli angoli della tavola boreale sono ritratti Arato, Manlio, Al-Sufi e Tolomeo ai quali l'autore si ispira. Le tavole, che hanno come riferimento  il Manoscritto di Vienna del 1440 ,hanno però il vantaggio di presentare per la prima volta, in una sola opera a larga diffusione, perchè stampata, tutto il cielo conosciuto in due sole tavole piatte, particolarmente curate sotto l’aspetto artistico.

    La tavola del cielo boreale è, tra le due, la più ricca ed è la sola che riporta le costellazioni zodiacali. L'autore segue la tradizione di Arato e di Vitruvio nel denominare alcune costellazioni, come nel caso del Cigno che viene ancora chiamato Avis.  

 

Durer rispetta la tradizione, tipica della produzione di globi a tre dimensioni, di tracciare le costellazioni come fossero viste dall’esterno del cielo (proiezione convessa), mentre le stelle vengono identificate da un numero progressivo seguendo l'Almagesto di Tolomeo. 

 

Le coordinate  e il posizionamento delle stelle sulle tavole furono curate da due astronomi del periodo, Stabius e Heinfogel, i nomi dei quali trovano posto, con quello di Durer, nel cartiglio posto nell'angolo in basso a sinistra della versione originale della tavola australe, datata 1515.

 

 

 

 

Confronta le tavole del Durer con 

 

 

 Manoscritto di Vienna (1440 circa) 

 

 

 

 

 

Planisferi di Conrad Heinfogel (?), 1503

 

 Die Karte des Nördlichen Sternenhimmels, Inv.-Nr. Hz 5576

 

 

Die Karte des  Südlichen  Sternenhimmels, Inv.-Nr. Hz 5577

 

 

Caspar Vopel

 

 

 

Anonimo, Palazzo Besta, Teglio (1550 circa)

Tavola 37 in particolare

 

 

 

 

 

Johannes Noviomagus, Albrecht Dürer

CL Ptolomaei ... Phaenomena stellarum MXXII. fixarum ad hanc aetatem reducta, atque seorsum in studiosorum gratiam : adiecta est Isagoge Ioannis Noviomagi ad stellarum inerrantium longitudines ac latitudines, cui etiam accessere imagines sphaerae barbaricae duodequinquaginta. Alberti Dureri / nunc primum edita,interprete Georgio Trapezuntio, Excusum Coloniae Agrippinae, 1537 

http://www.atlascoelestis.com/Noviomagus%201537%20base.htm

 

 

 

 

 

Nel 1517 Durer riprodusse il ritratto di Stabius nella seguente incisione

 

 

 

 

Per cortesia di 

 

e di Hans Gaab autore di

 

 

esamina nelle seguenti pagine le influenze delle tavole del Dürer sulla produzione cartografica celeste successiva

e le carte che hanno influito sulla sua produzione

 

Von Dürer beeinflusste Himmelskarten

https://www.astronomie-nuernberg.de/index.php?category=duerer&page=sternkarten

https://www.astronomie-nuernberg.de/index.php?category=duerer&page=nachfolger

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA