Elert Johann Bode

Von dem neuen zwischen Mars und Jupiter entdeckten achten Hauptplaneten des Sonnensystems , Berlin , Himburg, 1802

 

Elert Johann Bode

 

Von dem neuen zwischen Mars und Jupiter entdeckten achten Hauptplaneten des Sonnensystems , Berlin , Himburg, 1802  

 

 

 

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Il testo dell’astronomo tedesco, dedicato all’esame del sistema solare allora conosciuto alla luce della scoperta operata da Piazzi il primo gennaio 1801 di un pianeta nuovo, Cerere Ferdinandea, collocabile tra le orbite di Marte e Giove, è completato da una bella incisione (17 per 14,5 cm ) che riassume in tre parti distinte tutte le posizioni osservate o calcolate per  Cerere dal momento della sua scoperta  fino all’agosto 1802 e da un grafico che intende collocarlo  rispetto agli altri pianeti nel sistema solare. L’ultimo capitolo del libro è dedicato alla scoperta, fresca di solo qualche mese, di un secondo pianeta la cui distanza dal Sole è paragonabile a quella di Cerere: Pallade osservato la prima volta da Olbers il 28 marzo 1802.

 

Nella figura 1, posta sul margine sinistro della tavola, è raffigurato uno schema del sistema solare in scala a  partire dal Sole centrale fino all’orbita esterna di Urano, scoperto da Herschel soltanto venti anni prima. Ceres è disegnato due volte tra le orbite di Marte e Giove evidenziando la sua posizione relativa al 1 gennaio 1801, data della scoperta effettuata all'Osservatorio di Palermo, e il primo gennaio 1802. Le due date corrispondono ad un intervallo di un anno terrestre preciso in modo tale che, venendo annullata la possibile componente del moto della Terra, lo spostamento sulla volta celeste di Cerere possa essere considerato reale così come la frazione di orbita percorsa dallo stesso.

Con il suo interesse per il nuovo corpo celeste Bode intendeva confermare una legge che lo vedeva come coautore, la legge di Titius-Bode, tesa a determinare i valori dei semiassi maggiori delle orbite planetarie secondo una precisa progressione aritmetica,  già verificata fino a comprendere l’orbita di Urano e che prevedeva  anche un altro possibile pianeta proprio per la distanza che il Cerere di Piazzi sembrava assumere tra Marte e Giove. L'orbita di Cerere venne calcolata da Carl Friedrich Gauss che applicò a tale scopo il metodo dei minimi quadrati da lui ideato.

 

Nella figura 2, che occupa la porzione superiore a destra della tavola, è rappresentata una frazione della volta celeste in proiezione polare equatoriale concava tra la costellazione dell’Ariete e quella del Toro (sono parzialmente disegnati anche i personaggi mitologici secondo lo stile utilizzato per il Vorstellung der gestirne) tra i 42° e i 62° di Ascensione Retta e i +10° e i +27°di Declinazione. Il reticolo di riferimento, calcolato per il 1801-1802 riporta linee di Dec e A. R. ogni 5°. La linea dell’Eclittica, che attraversa tutta la mappa, è alternata da tacche  in bianco e nero di un grado di ampiezza. Con una curva a forma di esse rovesciata  vi è disegnato il movimento di Cerere dal primo luglio 1800 al 25 marzo 1801. Sulla curva sono datate 18 posizioni, tra il 1 gennaio 1801 e l’11 febbraio 1801 sono quelle effettivamente osservate da Piazzi e sono collegate da una curva continua. La curva che collega gli altri punti è invece tratteggiata. Tra le stelle, suddivise in magnitudini e parzialmente denominate con lettere greche e latine secondo il metodo di Bayer, soltanto per Aldebaran e per il gruppo delle Plejades viene riportato il nome proprio. Sul reticolo in proiezione equatoriale ne è sovrapposto un altro in proiezione polare eclittica di 10° di ampiezza.

 

Nella figura 3, in basso a destra, con le stesse caratteristiche già riscontrate per la figura 2 è rappresentata una zona di cielo tra le costellazioni del Leone, Vergine e Chioma di Berenice: Declinazione tra -3° e + 20°, Ascensione Retta tra 171° e 196°. Oltre alle tre costellazioni nominate in lingua tedesca troviamo il nome proprio delle stelle Denebola nel Leone e Vindemiatrix nella Vergine. Con le stesse caratteristiche grafiche dell’eclittica  è disegnata anche la porzione visibile della linea dell’equatore. In questa tavola viene riportato il movimento di Cerere tra il 25 novembre 1801 e l’8 agosto 1802 ( con linea continua tra il 20 gennaio 1802 e l’8 agosto 1802). Inoltre, nella parte in basso della figura, troviamo l’orbita di Urano tra il 1 gennaio 1802 e il 1 novembre 1802, il 1 di giugno il pianeta è a circa un grado di declinazione a sud di Eta Virginis.

Nella parte in alto della figura 3 troviamo una ulteriore traiettoria di un altro corpo molto veloce, 10° di declinazione in un mese, che taglia il percorso di Cerere: sei posizioni unite da una linea tratteggiata tra il 28 marzo ed il 26 aprile. Si tratta di Pallas, scoperto da Olbers il 28 marzo 1802.

 

La tavola è firmata I. Serrurier Sculpt 1802.  

 

 

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