Le C. (Citoyenne) Taillardat

 

L’ Horloge du Laboureur e Carte céleste sans divisions in L'Horloge du laboureur, ou Méthode très-facile de connoître l'heure de la nuit à l'aspect des étoiles. Paris 1791 e, con varianti, Paris 1793 e Paris an VIII (1799-1800)

 

 

 

 

Le C. (Citoyenne) Taillardat

 

 

L’ Horloge du Laboureur e Carte céleste sans divisions in L'Horloge du laboureur, ou Méthode très-facile de connoître l'heure de la nuit à l'aspect des étoiles. Paris 1791 e, con varianti, Paris 1793 e Paris an VIII (1799-1800)

 

 

 

 

Le due carte celesti che presento in questa pagina corredano un breve saggio dedicato alla conoscenza del cielo stellato ed al suo utilizzo per determinare l’ora della notte data la posizione geografica occupata dall’osservatore. Come si evince dal titolo il saggio è diretto al  pubblico della classe lavoratrice non esperto in astronomia. 

Il saggio fu scritto in epoca della rivoluzione francese e non riporta alcun riferimento al suo autore sebbene nell’annuario The Philosophical Magazine di Alexander Tilloch, pubblicato a Londra nel 1800, si faccia riferimento ad un certo C. Taillardat dove la lettera C. non indica l’iniziale  del nome proprio bensì sta per l’abbreviazione di Citoyen che in epoca rivoluzionaria aveva sostituito il più classico termine di Monsieur.

  

 

Questa indicazione sull'autore era già stata anticipata nel 1799 nell’annuario scientifico francese Magasin encyclopédique, ou Journal des sciences redatto a Parigi da A. L. Millin dove il nome C. Taillardat è preceduto dall’articolo le (le Cytoien).

 

 

Tre edizioni

Dell’opuscolo di le C. Taillardat abbiamo tre edizioni:

La prima è quella edita nel 1791,

 

https://books.google.it/books?id=8MxGrH_qeJwC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false

 

 

 ma riproposta sinteticamente

 in una altra edizione nel 1793  in un volumetto più ampio, e con il planisfero boreale inciso separatamente, dal titolo Almanach des bergers pour l' année M.DCC.XCIII: contenant deux méthodes faciles, l'une pour connoître l'heure de la nuit à l'aspect des étoiles, & l'autre pour connoître la position des planettes chaque jour de l'année :

https://books.google.it/books/about/Almanach_des_bergers_pour_la_Seconde_Ann.html?id=-VTTtgAACAAJ&redir_esc=y

https://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb326877228

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k64650612/f8.item.zoom

 

La terza edizione viene pubblicata nell’ottavo anno della repubblica francese

 

https://books.google.it/books?id=CY85AAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false

e nel  rispetto delle nuove regole rivoluzionarie tutte le date  e le indicazioni dei mesi presenti vengono tradotte secondo il nuovo calendario rivoluzionario entrato in vigore il 24 Ottobre 1793 e che determina il primo anno della nuova era a partire dal 22 settembre (1° Vendemmiaio) 1792, giorno di proclamazione della prima Repubblica Francese:

 

http://francesefacile.altervista.org/blog/calendario-rivoluzionario/

 

 

 

 

 

In tutte le tavole annesse alle diverse edizioni le costellazioni vengono rappresentate prive del disegno del relativo personaggio mitologico e si possono riconoscere, oltre che per il nome, tramite il reticolo di segmenti che uniscono tra loro le stelle principali. L'autore, come indica egli stesso nei suoi manuali e viene indicato anche nelle recensioni del periodo, segue pertanto il metodo innovativo introdotto da Messieur Alexandre Ruelle soltanto qualche anno prima

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

nel suo Nouvelle Uranographie ou Methode très facile pour apprendre a connoître les Constellations par les configurations des principales Etoiles entre-elles, Paris 1786, Accompagnée de la description et de l’usage de cette nouvelle Uranographie, Paris 1787

 http://www.atlascoelestis.com/ruelle%201787.htm

 

 

 La prima edizione del 1791

https://books.google.it/books?id=8MxGrH_qeJwC&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=thumbnail&q&f=false

 

 

 

 

Al breve trattato sono allegate due tavole celesti che posso presentare di seguito per cortesia di BnF:

La prima, L’ Horloge du Laboureur, di 47 per 33 cm, ci propone in visione concava ed in proiezione stereografica il cielo boreale centrato sul polo nord equatoriale ed esteso fino al cerchio dell’equatore celeste. Il planisfero sormonta quindi l'intera fascia equatoriale  rappresentata in proiezione cilindrica ed in visione concava per una escursione in declinazione da -35° a +35°. Lungo l'eclittica l'autore disegna alcuni pianeti: Jupiter  in La Vierge nella posizione che occupava nel 1792 , il Sole, Mercure  e L'étoile du Berger  (Venere)  tra Le Lion e l'Ecrevisse,

 

   

 

quindi Saturne nei Les Poissons il 12-9-1791, giorno importante per l'epoca rivoluzionaria perché è quello in cui "viene stilata una prima Costituzione che, basandosi sulle idee dell’Illuminista Montesquieu, ribadisce la divisione dei tre poteri (legislativo, esecutivo e giudiziario) in tre enti distinti, prima riuniti nella sola figura del re. Nascita di un sistema elettorale basato sul censo e riservato ai soli cittadini maschi che abbiano compiuto 25 anni; proclamazione della monarchia costituzionale; istituzione di un Parlamento formato da: rivoluzionari (Giacobini, che andranno poi a far parte della Montagna insieme ai Cordiglieri), figure più vicine al re e alla nobiltà (Foglianti) e moderati senza una vera visione politica (Pianura o Palude). Fra i Montagnardi, l’ala più estremista dei Giacobini, si trovano Maximilien Robespierre, Jean- Paul Marat e Georges Danton. Assieme a loro vi è anche Camille Desmoulins, amico di Danton e grande oratore della rivoluzione, co-fondatore del Club dei Cordiglieri. I patrioti della rivoluzione (soprattutto quelli appartenenti ai ceti più bassi)  assumono il nome di “Sanculotti” per l’abbigliamento a pantaloni lunghi, privo di culotte, che li contraddistingue dai membri della nobiltà" (Citazione da La rivoluzione francese: http://francesefacile.altervista.org/blog/la-rivoluzione-francese/) .

 

 https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b84908395/f1.item.r=ciel%20carte.zoom

 

 

La seconda, Carte céleste sans divisions, di 47 per 33 cm, ripropone la prima tavola escludendone tutti i riferimenti alle costellazioni, riportando soltanto le stelle nella loro posizione e suddivise in diversi simboli che ne rappresentano la grandezza.

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b84908395/f2.item.r=ciel%20carte.zoom

 

 

 

 

La seconda edizione del 1793

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k64650612/f8.planchecontact

 

  

 

 

 

seguono tutte le tavole del calendario con, mese per mese, la posizione dei pianeti

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k64650612/f20.item.zoom

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k64650612/f21.item.zoom

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https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k64650612/f74.item.zoom

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k64650612/f75.item.zoom

 

alle quali pagine segue la tavola celeste dell'emisfero boreale

 

 

 

 

La terza edizione dell' ottavo anno della repubblica francese (1799-1800)

https://books.google.it/books?id=CY85AAAAcAAJ&printsec=frontcover&hl=it&source=gbs_ge_summary_r&cad=0#v=thumbnail&q&f=false

 

 

 

 

Il volume si conclude con una nota alle pagine 35- 36 nella quale si fa riferimento ad una stella non fissa  denominata L'étoile du Berger  posizionata tra Le Lion e L'Ecrevisse : si dovrebbe trattare del pianeta Venere,vedi a tale proposito la definizione che viene data a pag. 53 del Dictionnaire de l'Astronomie et de l'Espace di Philippe De La Cotardière e Jean-Pierre Penot. Anche nell'analoga tavola dell'edizione del 1791 troviamo il pianeta Venere nella stessa posizione appena sopra  Mercure :

 

 

Mercure e Etoile du Berger nell'edizione del 1791

 

 

 

L'étoile du Berger , pag. 53 del Dictionnaire de l'Astronomie et de l'Espace

 

http://degroupe.free.fr/PDF/autres/Dictionnaire%20de%20l%20astronomie%20et%20de%20l%20espace.pdf

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

DICEMBRE 2020