Augustin Royer

Cartes du ciel reduites en quatre tables, Parigi 1679

 

 

Augustin Royer

 

 

Cartes du ciel reduites en quatre tables, contenant toutes les constellations: Avec un Catalogue des noms,

 grandeurs, et positions des Estoilles, corrigées et calculées par longitudes et latitudes, pour l'An 1700. En Latin, le

 Francois à costé. Par le sieur AUGUSTIN ROYER Architecte du Roy, A Paris 1679.

 

 Table universelle des longitudes et latitudes des étoilles, corrigée et augmentée par D. Anthelme, Chartreux à

 Dijon pour l'année 1700. complète. 

Paris 1679

 

  

continua dalla pagina principale

 

Architetto del re, realizza le sue mappe per rappresentare le osservazioni di Padre Anthelme Voituret, che nel 1670 fu il primo scopritore della Nova del Cigno. Royer fu l’ideatore di due costellazioni ora non più utilizzate: Sceptrum et Manus Iustitiae, Fleur de Lys (Lilium), quest’ultima in condivisione con Pardies.

Le quattro tavole contenute nel testo dell’architetto francese sono in proiezione polare eclittica in visione concava (geocentrica) e riportano, graduate in sei magnitudini, le stelle visibili ad occhio nudo ed in parte elencate da Padre Anthelme nel suo catalogo. Le coordinate sono calcolate per il 1700, le stelle sono identificate da lettere dell’alfabeto greco secondo il metodo di Bayer. Le tavole sono completate con le Nebule classiche tolemaico alle quali vanno aggiunte quelle osservate al telescopio nel seicento. Vi sono posizionate anche alcune nove storiche o osservate nei decenni precedenti.

L’emisfero nord è rappresentato in una tavola di  34 centimetri  di diametro e riporta le stelle presenti tra il polo eclittico ed il cerchio di latitudine nord di 23,5°. Il reticolo di riferimento, eclittico, è composto da raggi di longitudine ogni 30°, quello passante per l’equinozio di primavera riporta una scala graduata che misura la latitudine con il passo di 30’  , un’altra scala graduata, posta sul cerchio di latitudine che fa da circonferenza misura la longitudine con tacche di  15’  . Il reticolo equatoriale è rappresentato soltanto da un arco del Tropico del Cancro e dal circolo polare artico.

In Cassiopea è disegnata la Nova del 1572 e nel Cigno la Nova del 1600 e quella del 1670. Le costellazioni non tolemaiche comprendono Tygris fluvius, Jordanus fluvius, Giraffe, Coma Berenices, eSceptrum ( Sceptrum et Manus Iustitiae) posta da Royer tra Cefeo e Pegaso e che verrà poi sostituita da Hevelius con la Lacerta.

 

La tavola del cielo meridionale ha le stesse caratteristiche tecniche di quella del cielo boreale, le costellazioni non tolemaiche sono rappresentate dalle dodici introdotte da Bayer nel suo atlante del 1603 e segnalate per la prima volta dai commercianti Keyser ed Houtmann nei loro viaggi nei mari del sud dell’ultimo quarto del XVI secolo, alle quali vanno aggiunte Crux, Columba e Rombois.

 

Le due carte che presentano  la fascia di stelle intorno allo zodiaco misurano ognuna  45 cm  di larghezza per 17,8 di altezza e rappresentano il cielo a nord ed a sud dell’eclittica per una ampiezza di 70° di latitudine: da 35° Nord a 35° Sud. La fascia intorno all’eclittica da 8° Nord a 8° Sud, quella dello zodiaco e nella quale si muovono i pianeti, presenta linee di latitudine distanziate di 1°. L’eclittica riporta una scala graduata con tacche di un grado di latitudine. Anche le linee che fanno da perimetro alle carte sono provviste di una analoga scala graduata. Il reticolo eclittico è completato da linee di latitudine in corrispondenza di + e – 23,5° di latitudine e da linee di longitudine ogni 30 °. Il reticolo equatoriale è rappresentato dall’equatore e da archi dei due tropici.

Nella prima delle due tavole sono riportate le costellazioni non tolemaiche di Unicornu e di Lilium (Fleur de Lys), quest’ultima riproposta anche da Royer dopo essere apparsa per la prima volta nelle carte di Pardies del 1674. Nella costellazione di Cetus è segnalata la Novadel 1596.

 

Nella seconda tavola appare la Nova del  1604 in  Serpentarius, le costellazioni non tolemaiche sono rappresentate da Grus ed Antinous.  

 

 

 

Daniel Crouch Rare Book 

London-New York

 

nel suo catalogo dell'Ottobre 2016

propone in vendita una rara copia 

dell'opera di 

A. Royer

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Per cortesia di

Gallica

esamina l'intera opera

  http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/bpt6k58185917/f6.image 

 

e le seguenti tavole spurie dei planisferi

https://catalogue.bnf.fr/ark:/12148/cb40673708c

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8444012m

 

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8444012m/f1.item

 

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8444012m/f3.item

 

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8444012m/f2.item

 

 

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8490757r

 

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8490786g

 

 

 

Sceptrum 1679

 

Lilium 1679

 

 

 

 


 

La tavola che segue ed il suo ingrandimento, che riproducono la fascia zodiacale celeste, sono contenuti nel seguente atlante del 1749 che ripropone una ristampa esattamente identica all'originale di Royer:

 

Jean de Beaurain

Atlas geographique, Contenant les Hémisphéres célestes et terrestres ; les Cartes marines du grand Océan ; la Carte générale d'Europe, divisée en ses Etats ; celles des Côtes de la Mer méditerranée, et des Iles Britanniques. Tome I, Paris 1749

 http://www.atlascoelestis.com/Beaurain%20Tav%2004.htm

http://www.atlascoelestis.com/Beaurain%201749%20Pagina%20base.htm

 

 

 

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

FEBBRAIO 2014

Aggiornato Novembre 2016  e Settembre 2019