Nizza

Costellazioni in Nuova Enciclopedia Popolare Italiana, voce Astronomia, Torino 1866

 

 

 

 

Nizza

 

Costellazioni in Nuova Enciclopedia Popolare Italiana

voce Astronomia

 

 

La voce Astronomia compilata nella Nuova Enciclopedia Popolare Italiana edita a Torino nel 1866 dalla Società l’Unione Tipografico-Editrice è illustrata da sei tavole incise su rame di cm 21 x 28,5:

 

Tav. I : Costellazioni, Emisfero Boreale, incisa da Nizza

Tav. II : Costellazioni, Emisfero Australe, incisa da Nizza

Tav. III : Selenografia, incisa da G. Avico

Tav. IV : Comete, incisa da Nizza

Tav. V : Eclisse. Perturbazione Planetaria. Circolo Ripetitore. Sestante, incisa da Nizza

Tav. VI : Gnomone, Gnomonica, incisa da G. Bonatti

 

 

Nei planisferi illustrati nelle prime due tavole, diametro 14,3 cm , oltre alle costellazioni tolemaiche vi trovano posto alcune altre introdotte nel cielo da diversi astronomi sulla fine del diciassettesimo secolo e nel corso del diciottesimo. L’autore della mappa le distingue disegnandole solo attraverso un tratteggio: lo Scudo di Sobieski,  il Monte Menalo, la Volpe, i Levrieri, il Leoncino, la Giraffa, la Lince, il Sestante, il Liocorno, la Renna e, prive di nome, il  Ramus Pomifer, la Lacerta, Cor Caroli Regis Martyris e Robur Carolinum. Alcune di queste costellazioni non sono attualmente più utilizzate ( Monte Menalo, Renna, Ramus Pomifer, Cor Caroli Regis Martyris e Robur Carolinum) così come le seguenti che essendo però di formazione più antica sono disegnate a tratto continuo: la Testa di Medusa, la Mosca, il Piccolo Triangolo, Antinoo.

Nel planisfero meridionale inoltre sono disegnate le costellazioni non tolemaiche de la Croce, la Colomba e le dodici introdotte dai navigatori e commercianti F. de Houtman e P. D. Keyser in seguito alle osservazioni effettuate durante i loro viaggi nell'Oceano Indiano negli ultimi decenni del cinquecento e ratificate da Bayer nella sua Uranometria del 1603, http://www.atlascoelestis.com/88%20costellaz%20Bayer.htm.

I due emisferi, che hanno come modelli le due tavole prodotte a Roma da Giovanni Maria Cassini nel 1790 (http://www.atlascoelestis.com/canord%201790%20pagina.htm e http://www.atlascoelestis.com/casud%20Pagina.htm), sono disegnati in proiezione polare equatoriale stereografica, la visione è concava. Si estendono dal polo equatoriale al cerchio dell’equatore che fa da perimetro. Il reticolo equatoriale è rappresentato dai poli, dai circoli polari, dai cerchi dei due tropici, da linee di ascensione retta tratteggiate ogni 10° e da circoli di declinazione disegnati ogni 10 gradi. La scala graduata al passo di un grado dell’ascensione retta è posta sui cerchi dell’equatore mentre quella della declinazione, sempre al passo di un grado, è sulla linea dei coluri che collegano nell’emisfero nord e nell’emisfero sud i due poli rispettivamente con i punti dell’equinozio primaverile (nei Pesci) e quello autunnale (nella Vergine).

Il reticolo eclittico è rappresentato soltanto dall’arco di pertinenza dell’eclittica sul quale è posta una scala al passo di un grado che permette di misurare la longitudine delle costellazioni.

Nelle due tavole, che hanno uno scopo didattico, sono messe meglio in evidenza i reticoli di riferimento e le zone di pertinenza delle costellazioni, le singole stelle invece, riprodotte senza distinzione di magnitudine, sono disegnate in numero limitato e rappresentano solo le più luminose. Nei due emisferi sono ben delineati i confini della Via Lattea.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tav. I 

Costellazioni

Emisfero Boreale

 

 

Tav. II 

Costellazioni

Emisfero Australe

 

 

Le altre tavole

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

FEBBRAIO 2015