Questa opera di Ludovicus de Angulo è conosciuta in pochissimi esemplari manoscritti depositati in importanti biblioteche europee. Cinque di questi, in lingua latina, sono tra loro coevi e riprodotti nello stesso periodo in cui l’autore lo scrisse a Lione nel 1456. Il sesto venne realizzato  nel 1479 in traduzione francese redatta da Jean De Beauvau.

Elenco di seguito le biblioteche che li posseggono ed indico il relativo indirizzo elettronico dove possono essere consultati:

http://bdh-rd.bne.es/viewer.vm?id=0000011835&page=1

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b100343166

Francia, Paris, Bibliothèque nationale de France

https://www.kristenlippincott.com/the-saxl-project/manuscripts/medieval-and-renaissance-texts/heinrich-von-laufenberg-regimen-sanitatis-2/

https://www.e-codices.unifr.ch/en/list/one/vad/0427

Questa copia è parzialmente proposta insieme a tre delle altre edizioni in latino nel sito di  The Warburg Institute   al seguente indirizzo

https://iconographic.warburg.sas.ac.uk/vpc/VPC_search/results_advanced_search.php?p=3&aut=42

Francia, Paris, Bibliothèque nationale de France

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b90581275/f1.planchecontact.r=D%C3%A9partement%20des%20manuscrits,%20fran%C3%A7ais,%20612

https://www.arlima.net/il/jean_de_beauvau.html

 Una edizione moderna commentata è stata proposta da Étienne  Hustache in  Une oeuvre de vulgarisation géographique au XVe siècle: "De figura seu imagine mundi" de Louis de Langle, diplôme d'archiviste paléographe, École nationale des chartes, Paris, 1980. — Opera riassunta in Positions des thèses de l'École des chartes, 1980, p. 97-103.

L’ampio trattato di geografia e di astrologia di Ludovicus de Angulo (Louis de Langle secondo chi lo considera francese e Lluìs De Angulo per chi sostiene sia catalano)  ) è suddiviso in tre argomenti:

1- La creazione del mondo.

2- La descrizione delle differenti parti del mondo.

3- Le stelle e le loro influenze.

http://www.atlascoelestis.com/Scot%20base.htm ,  ma è da questi indipendente e autonomo nel metodo con il quale ci propone la disamina dei segni zodiacali. Infatti per ognuno di questi ci offre anche la suddivisione nei relativi decani, tutti rappresentati da immagini indipendenti.

Il secondo e terzo decano di Scorpio ed il Sagittarius

Da Michael Scot,

https://iconographic.warburg.sas.ac.uk/vpc/VPC_search/results_advanced_search.php?p=1&aut=40

e

https://www.kristenlippincott.com/the-saxl-project/manuscripts/medieval-and-renaissance-texts/michael-scot-liber-introductorius-2/

è anche presa l’idea di considerare le Pleiadi come costellazione indipendente e di nominarla Galina. Soltanto negli esemplari di De Angulo però troviamo che la costellazione è rappresentata dal disegno di una vera gallina.

La parte finale del manoscritto è dedicata ad illustrare i fenomeni celesti quali le comete e le eclissi e tramite l’uso di diagrammi e schemi la struttura cosmologica dell’universo, in versione aristotelica, e la posizione che in questo vi occupa la Terra con le manifestazioni fenomeniche che le appartengono.

Eclisse di Luna ed eclisse di Sole

nel manoscritto VadSlg Ms. 427 di Sankt Gallen

Nella seguente pagina,

 https://www.e-codices.unifr.ch/it/description/vad/0427,

Biografia dell'autore tratta da

http://www.gabrielevanin.it/le_pleiadi.htm

http://bdh-rd.bne.es/viewer.vm?id=0000011835&page=1

https://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b100343166

https://www.e-codices.unifr.ch/en/list/one/vad/0427

Questa copia è parzialmente proposta insieme a tre delle altre edizioni in latino nel sito The Warburg Institute   al seguente indirizzo

https://iconographic.warburg.sas.ac.uk/vpc/VPC_search/results_advanced_search.php?p=3&aut=42