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Anonimo, Autore non segnalato pubblicato dall’editore ed incisore Eberhard Kieser

Stellae Crinitae descriptio: Das ist, Kurtzer vnd einfältiger doch gründlicher Bericht deß in Monat Nouember vnd December abgewichenen 1618. Jahres, New erschienenen Cometen ... : Alles auß gewisser Observation ... ; sampt einem beygefügten Kupfferstück dreyer Figuren ..., Franckfurt 1619

Anonimo, Autore non segnalato pubblicato dall’editore ed incisore Eberhard Kieser

Il saggio e la tavola presentati in questa pagina vertono sulla terza delle tre comete che apparvero nel 1618 che attualmente viene elencata con la sigla C/1618 W1,

Molto alta nel cielo boreale fu possibile vederla sia nelle ore prima dell’alba che in quelle subito seguenti il tramonto.

Fu osservata tra l’ottobre del 1618 ed il gennaio del 1619. Al massimo del suo splendore, a circa 8 gradi più a nord di Arturo, presentava una coda ampia quasi ottanta gradi.

Keplero la inserì nel suo fondamentale saggio sulle comete, De cometis libelli tres, confrontandone i dati con quella apparsa nel 1607:

Sul fenomeno e sulle sue congetture interpretative Galileo compose il Discorso delle comete ( firmato da Mario Guiducci) e poi Il Saggiatore in risposta polemica con le opere del gesuita Orazio Grassi: Disputatio astronomica de tribus cometis anni MDCXVIII e Libra Astronomica ac Philosofica, quest’ultima scritta con lo pseudonimo di Lothario Sarsi Sigensano.

La pagina indicata di seguito presenta una antologia delle numerose osservazioni storiche che la riguardano:

Antologia delle osservazioni di C/1618 W1, la terza e Grande Cometa del 1618

La nostra tavola illustra il breve trattato edito da Eberhard Kieser che descrive il fenomeno celeste. Da notare in queste pagine quelle che riassumono ed elencano gli altri fenomeni cometari storici a partire dall’anno 488 della nuova era ( pag. 10) fino al 1595 (pag. 15), elenco che occupa oltre un terzo del volumetto.

La tavola, a pagina intera, descrive in proiezione polare eclittica ed in visione convessa lo scenario attraversato dalla cometa nel suo tragitto dalla costellazione della Libra (Punto A) alla costellazione del Draco (Punto B). I due punti sono uniti da una curva segmentata che indica le posizioni successive occupate della cometa senza che di questa venga disegnata ne il nucleo e tantomeno l’ enorme coda.

Alla base della tavola trova spazio un ampio titolo descrittivo dello scenario e due grafici del circolo eclittico che evidenziano, tramite i loro simboli astrologici, la posizione sull’eclittica del Sole, dei cinque pianeti e della cometa stessa quando si trovavano nella situazione N°1 nel punto A e nella situazione N°2 nel punto B.