Johannes Hevelius

Historiola, Novae illius, ac mirae Stellae in Collo Ceti, certis anni temporibus clarè admodùm affulgentis, rursùs omnino evanescentis, Gedani Anno MDCLXII

 

 

 

Johannes Hevelius 

 

 

 

Johannis Hevelii Mercurius in Sole visus Gedani, Anno Christiano MDCLXI, d[ie] III Maji [Maii],

St[ilo] n[ovo]: Cum aliis quibusdam rerum Coelestium observationibus, rarisq[ue] phaenomenis.

 

Cui annexa est, Venus in Sole pariter visa, Anno 1639, d[ie] 24 Nov. St[ilo] V[etere]

Liverpoliae, a Jeremia Horroxio: nunc primum edita, notisque illustrata.

 

Quibus accedit succinta Historiola, novæ illius, ac miræ stellæ in collo ceti, certis anni temporibus clarè admodùm affulgentis, rursùs omnino evanescentis.

 

Nec non Genuina delineatio, parselenarum, & pareliorum quorundam rarissimorum.

Gedani: Autoris typis, et sumptibus, imprimebat Simon Reiniger. Anno MDCLXII [1662].

 

 

CETUS,

 Diversae Novae Stellae Facies, Anno 1660 Anno 1661, Fig. H

  La carta denominata CETUS è inserita nell’opera di Johannes Hevelius  Historiola, Novae illius, ac mirae Stellae in Collo Ceti, certis anni temporibus clarè admodùm affulgentis, rursùs omnino evanescentis, Gedani Anno MDCLXII dove vengono raccolte le osservazioni dell’astronomo sulla stella che apparve agli occhi degli astronomi dell’epoca essere mirabile per il suo stranissimo comportamento e tale da essere identificata più volte come una stella Nova. Il nome attuale, Mira, le fu dato appunto da Hevelius nell'occasione della realizzazione del testo che esaminiamo.

Historiola.. è una delle sezioni di un libro più ampio, Mercurius In Sole visus Gedani Anno Christiano MDCLVI…dove l’astronomo raccoglie e presenta le osservazioni di quel periodo sui fenomeni riguardanti le congiunzioni, eclissi e passaggi di pianeti sul  Sole. Hevelius celebra quello di Venere sul Sole del 1639 commentando le osservazioni di Jeremiah Orrocks: VENUS In Sole pariter visa , Anno 1639, d. 24 Nov. St. V. Liverpolliae, a Jeremia Horroxio.  

L'ultima parte del volume, Nec non Genuina delineatio, paraselenarum, & pareliorum quorundam rarissimorum, è dedicata ad un particolare fenomeno atmosferico.

    

     

 

La tavola dedicata a CETUS è un rettangolo di 18,5 X 16,5 cm e riproduce la zona di cielo intorno al collo della Balena in proiezione geocentrica utilizzando un reticolo che ha per riferimento il Polo eclittico. La longitudine viene letta con una scala di un grado, così come la latitudine. L’Eclittica riporta una scala col passo di 20’ di longitudine. La linea della proiezione dell’equatore attraversa tutta la tavola. Le stelle, posizionate per il 1662, sono disegnate suddivise per magnitudine, dalla seconda alla sesta. Di Mira che viene nominata Nova, sono poste, nella parte in alto della tavola, le dimensioni in magnitudine osservate in otto diverse occasioni tra il 1660 ed il 1661. Il simbolo della magnitudine viene accompagnato dalla data dell’osservazione.

 

 

 

 

 

La tavola fu incisa dallo stesso Hevelius, come dimostra la frase posta nell’angolo in basso a sinistra Auctor Sculpsit.

 

 

 

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Quibus accedit succinta Historiola, novæ illius, ac miræ stellæ in collo ceti, certis anni temporibus clarè admodùm affulgentis, rursùs omnino evanescentis.  

 

 

 

 

Tavola

CETUS, Diversae Novae Stellae Facies

 

 

 

 

 

Per cortesia di

PHAIDRA, UNIVERSITÄT WIEN

https://fedora.phaidra.univie.ac.at/fedora/get/o:253300/bdef:Book/view#

 

 

e

Institut für Astronomie der Universität Wien

Mercurius in Sole visus

 

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Per cortesia di

ESO 2011

 

 

 

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

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