Jacobus  Francus

Sigismundus  Latomus

 

C/1664 W1

 in

  Relationis Historicae Semestralis Continuatio, Jacobi Franci Historische Beschreibung aller denckwürdigsten Geschichten, so sich in Europa, Hoch- und Nieder-Teutschland auc in Franckreich vor und zwischen jüngst verwichener Franckfurter Herbst-Meß deß 1664 biß in die Fasten- oder Oster-Meß deß 1665 Jahrs ... zugetragen, Franckfurt am Mayn 1665

 

 

 

 

Jacobus  Francus, Sigismundus  Latomus

 

 

 C/1664 W1

 in

  Relationis Historicae Semestralis Continuatio, Jacobi Franci Historische Beschreibung aller denckwürdigsten Geschichten, so sich in Europa, Hoch- und Nieder-Teutschland auc in Franckreich vor und zwischen jüngst verwichener Franckfurter Herbst-Meß deß 1664 biß in die Fasten- oder Oster-Meß deß 1665 Jahrs ... zugetragen, Franckfurt am Mayn 1665

 

 

 

La grande cometa oggetto di studio nella tavola che presento,  oggi classificata con la sigla C/ 1664 W1, attraversò i cieli della Terra nei mesi invernali del 1664-1665. Venne scoperta in Spagna il 17 novembre 1664 e rimase visibile fino all’ultima decade del febbraio 1665.

 

C/ 1664 W1 fu oggetto di decine di importanti studi da parte di osservatori, astronomi, poeti e curiosi di tutta Europa e di buona parte del mondo.

Diede lo spunto a Stanislaus Lubienietski per comporre il suo Theatrum Cometicum, forse il libro più bello mai scritto sul fenomeno delle comete, illustrato con decine di splendide incisioni realizzate da diversi artisti europei. Lo stesso Johannes  Hevelius la immortalò nel suo Prodromus Cometicus disegnando ed incidendo personalmente le tavole che lo corredano.

Fu osservata anche dal giovane Newton del quale ci rimangono degli appunti autografi che ne attestano le osservazioni.

 

Una antologia di queste osservazioni può essere consultata nella pagina seguente:

 

Antologia delle osservazioni di C/1664 W1, la grande cometa del  1664-1665 di Hevelius e Lubienietzki

http://www.atlascoelestis.com/Cometa%201664%20antologia%20base.htm

 

La nostra tavola è una xilografia del formato di 32 per 25 cm contenuta ripiegata nell’annata del 1664/1665 di Relationis Historicae Semestralis Continuatio, un libro di periodicità annuale  pubblicato a  Franckfurt am Mayn che raccoglieva cronache di fatti ed avvenimenti internazionali accaduti nel mondo nell’intervallo di tempo tra due fiere consecutive che si tenevano nella città.

Relationis Historicae Semestralis Continuatio

https://books.google.it/books?id=yk1jAAAAcAAJ&pg=PA45&lpg=PA45&dq=Relationis+Historicae+Semestralis+Continuatio+..1664.+&source=bl&ots=EOwXE5tQM3&sig=ACfU3U2cR92TND3rOPDIXVTG4aPbxQfqAQ&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwiGmf3JsNvoAhWEtYsKHYWQBtwQ6AEwC3oECAsQLA#v=onepage&q=Relationis%20Historicae%20Semestralis%20Continuatio%20..1664.&f=false

 

La tavola astronomica contiene immagini e posizioni celesti della cometa suddivise in sei diversi momenti ed illustra la comunicazione riportata nel libro delle cronache a partire da pag. 80:

   

 

 

- Nella prima sezione viene paragonata ad un’altra grande cometa apparsa nei cieli nel 1618 (C / 1618 W1): http://www.atlascoelestis.com/antologia%20com%201618%20base.htm.

 

 

C / 1618 W1 in Theatrum Europaeum di Merian del 1662

 

- Nella seconda la troviamo nella costellazione del Corvo come era possibile vederla negli ultimi giorni di dicembre nei cieli di Norimberga ed Augusta.

 

- Nella terza è rappresentata nel cielo dicembrino di Amburgo.

 

 

- Nella quarta è alle due di notte del 18 dicembre tra Procyon, Sirius ed Scutulum Navis nel cielo di Lipsia.

 

 

- La quinta è il grafico riassuntivo della curva orbitale e dell’escursione della cometa tra i due tropici nel mese di dicembre, dal 2 al 28.

 

- Nella sesta, che è la parte principale della tavola, vediamo la cometa con l’intera estensione della sua coda  nei giorni 3, 4 e 5 dicembre tra le costellazioni del Corvo, Crater e Hydra e verso la terza decade di dicembre ( la data non è indicata) nel Venter Monocerotis con il nucleo poco a sud della linea del tropico del Capricorno, proprio sopra il collo di una rarissima rappresentazione della costellazione del Gallus, e con la coda estesissima nella direzione di Procyon nel Canis Minor.

 

 

La tavola

 

immagine da

http://comethunter.de/relationis.html

http://comethunter.de/me.html

di

Maik Meyer

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

AGOSTO 2020