Georg Busch  

Die andere beschreibung von dem cometen/... 1572. Erfurt 1573

 

Georg Busch

 

 

 

 

Georg Busch, artista e astronomo tedesco, nacque a Norimberga intorno al 1530 ma si trasferì  a Erfurt già nel 1538 dove visse la prima parte della sua breve vita come pittore. Dal  1550 si dedicò anche all’osservazione del cielo stellato e compilò due volumi di resoconti relativi alle comete del 1572 e del 1577. In effetti quella del 1572 non fu una cometa bensì la famosa Stella Nova studiata e scoperta da Ticho Brahe ma che il nostro, seguendo la dottrina aristotelica, non potette  interpretare che come cometa. Ecco a tal proposito un commento ironico di Patrick Moore  apparso nel suo libro Watchers of the Stars: "If these ideas seem curious, cast your mind back to one Georg Busch of Erfurt , a German who wrote two pamphlets about the star. He regarded it as a comet, 'formed by the ascension from Earth of human sins and wickedness, making a sort of gas which was then set on fire by the anger of God. This poisonous stuff', he added, 'falls down on people's heads, and causes all kinds of unpleasant phenomena, such as diseases, sudden death, bad weather and Frenchmen.”

Busch cambiò in parte posizione  in occasione dell’apparizione nei cieli europei della grande cometa del 1577 alle cui osservazioni dedicò il suo secondo libro.

Morì a Erfurt il 29 agosto del 1579.

 

 

Georg Busch  

segue dalla pagina principale

Die andere beschreibung von dem cometen/... 1572.

 

 

  

 

Il volume relativo alla “cometa” del 1572 è corredato da tre xilografie.

La prima occupa la parte centrale della prima  pagina del volume dove è posto anche il titolo dell’opera e rappresenta lo scenario del cielo dove è apparso il fenomeno. E’ di forma rettangolare e contiene in proiezione polare eclittica convessa le costellazioni che vanno dalla zona polare a quella appena a sud dell’arco di eclittica compresa tra le costellazioni dei Gemelli e dell’Ariete. Le stelle sono suddivise grossolanamente per grandezza, tra queste rifulgono in particolare Vega, Capella, Aldebaran e Betelgeuse che non vengono però nominate. Troviamo invece il nome di Algol sulla Medusa dalla testa enorme e  Alhaot, sopra la rappresentazione della Capra. I nomi delle costellazioni sono in latino, l’Auriga riporta il nome alternativo di Agitator. La “cometa” è rappresentata dietro lo scranno di Cassiopea con un simbolo circolare privo di coda. La Via Lattea attraversa tutta la tavola dal Cigno fino ad Orione. Il reticolo di riferimento comprende il polo eclittico e quello equatoriale (polus mun(di)), il circolo artico e un arco di eclittica graduata di circa 75° di ampiezza. Dal polo eclittico si dipartono linee di longitudine ogni 30°. Dal polo equatoriale parte la linea del meridiano di Erfurt, luogo di osservazione, e i due coluri.

La seconda xilografia è relativa al quadrante utilizzato per triangolare la posizione dell’oggetto rispetto alla Luna e ad altri corpi celesti, la terza, posta nella pagina successiva, è una bella rappresentazione della costellazione di Cassiopea dove appare anche la “cometa” che chiaramente rifulge per la mancanza di qualsiasi cenno di coda. La tavola è orientata rispetto ai punti cardinali del luogo di osservazione e contiene anche un arco del circolo artico. Le stelle sono differenziate per grandezza.

 

 

 

SECONDA XILOGRAFIA

 

 

 

 

CASSIOPEA 

 

 

 

 

confronta con

Michael Maestlin (1550-1631)

Observatio et Demonstratio Cometae Aetherae Qui Anno 1577 et 1578 Constitutus in Sphaera Veneris Apparvit… Excudebat Georgius Gruppenbachius, Tübingen 1578.

 

Cornelius Gemma 

De Prodigiosa Specie. Naturaq. Cometae...anno 1577, Antverpiae 1578

 

 

Thaddaeus Hagecius Ab Hagek (1525-1600)

Imago Cassiopeae in Dialexis de Novae et Prius Incognitae Stellae Inusitatae Magnitudinis, Francofurti ad Moenum, 1574

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA