Willem Janszoon Blaeu

SPHAERA STELLIFERA In qua, ut speculo quodam firmamenti, universum Sijderu ornatum..., Amsterdam 1598 circa

 

Willem Janszoon Blaeu

 

 

SPHAERA STELLIFERA In qua, ut speculo quodam firmamenti, universum Sijderu ornatum, ac stellarum ordinem, maiori, quam antehac, industria accuratissime dispositum; earumque numerum, quam hactenus unquam, auctiorem, observationibus recens a Nobili Viro D. TYCHONE BRAHE habitis, locis ad annum θεογονίας 1600 accomodatis, intueri liceat. Amsterdam 1598 circa  

 

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Willem Janszoon Blaeu è stato uno tra più importanti produttori europei di carte geografiche e globi, operò tra la fine del cinquecento e i primi quarant’anni del seicento.  Nacque a Alkmaar in Olanda nel 1571 in una famiglia agiata di commercianti che gli fornì le risorse economiche per formarsi nel campo della geografia e della cartografia terrestre , passò anche alcuni anni, dal 1594 al 1596, presso l’astronomo danese Tycho Brahe dove acquisì le competenze tecniche e astronomiche utili alla produzione di strumenti geografici e di carte e globi celesti. Tornato in Olanda fondò una propria casa editrice e una tipografia che divenne uno dei centri mondiali per la produzione di materiali cartografici. L’attività della tipografia proseguì , curata dai figli  Johannes e Cornelis, anche dopo il 1638, anno della sua morte.

Sulla vita e le opere di Blaeu propongo di seguito le pagine a lui dedicate da E. L. Stevenson nel suo monumentale Terrestrial and Celestial Globes del 1921.   

 

Le carte che presento riproducono tre delle quattro parti (ognuna di formato 42 x 27 cm ) che raccoglievano i dodici spicchi di 30 ° di longitudine di ampiezza che una volta ritagliati e incollati su di una sfera avrebbero formato un globo celeste di 34 cm di diametro.

Le stelle, suddivise in sei gruppi di magnitudini, sono collocate sul globo per il 1600 partendo dal catalogo di posizioni di Tycho Brahe che Blaeu aveva potuto consultare durante la sua permanenza all’osservatorio dell’isola danese di Hven. La proiezione utilizzata è quella polare eclittica convessa ed il reticolo di riferimento comprende l’eclittica, graduata con tacche di un grado di longitudine, i coluri, il circolo artico e quello antartico, i relativi poli, i tropici del Cancro e del Capricorno e il cerchio dell’equatore, graduato con tacche di un grado di ascensione retta. Sono presenti le costellazioni non tolemaiche di Antinous e di Coma Berenices, le più importanti Nebulae e la Nova del 1572 in Cassiopea.

La Nova del 1572 in Cassiopea

 Le costellazioni sono nominate in latino e in greco. In un blasone alla testa del terzo spicchio è inserita la dedica al nobile di riferimento.

Blasone con dedica e cartiglio con titolo

Una tabella posta sotto la costellazione del Sagittario contiene i valori annuali della precessione degli equinozi calcolati da Brahe: 51’’ all’anno cioè 1° ogni 70,588 anni.

Valori annuali della precessione

Coppie di globi terrestri e celesti di 34 centimetri di diametro sono collocati in Italia presso la Biblioteca Comunale di Fano e la Biblioteca Angelica di Roma.

 

 

 

TAVOLA

 

 

SECONDA SEZIONE

 

 

 

 

 

 

 

 

La tavola in una edizione successiva

 

 

 

 

Consulta il

Theatrum Orbis Terrarum, sive Atlas Novus in quo Tabulæ et Descriptiones Omnium Regionum, Editæ a Guiljel: et Ioanne Blaeu

https://web.archive.org/web/20100316032651/http://www.library.ucla.edu/yrl/reference/maps/blaeu/index.htm

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA