Anonimo

Globus coelest, in quo stelle fixae omnes quae a N. Viro Tychone Brahe suma cura observatae sunt accuratissime dessignantur : quibus adjuncte sunt circa Pol Aust, stel : quae a peritiss:na velero ...Petro Theodori annotate sunt simul accomodate ad ann. 1614. Aeditus vero ann. 1625

 

 

Anonimo

 

 

Globus coelest, in quo stelle fixae omnes quae a N. Viro Tychone Brahe suma cura observatae sunt accuratissime dessignantur : quibus adjuncte sunt circa Pol Aust, stel : quae a peritiss:na velero ...Petro Theodori annotate sunt simul accomodate ad ann. 1614. Aeditus vero ann. 1625 

 

Le presenti due incisione, di proprietà della Bibliothèque Nationale de France. Département Carte set plans, GE D-12620 (TER) http://gallica.bnf.fr/ark:/12148/btv1b8490300k/f1.item, di  autore anonimo, riproducono il cielo stellato in proiezione convessa distribuito in 12 fusi. Il formato delle singole incisioni è di 32 cm x 32, ed insieme possono sviluppare un globo celeste di circa 20 centimetri di diametro.

Il reticolo di riferimento è quello polare eclittico e sulla linea dell’eclittica sono tangenti tra loro i dodici fusi celesti, ognuno ampio 30° di longitudine. Sia il cerchio dell’eclittica che quello della proiezione dell’equatore sono provvisti di una scala graduata al passo di un grado rispettivamente di longitudine e ascensione retta. Il reticolo equatoriale è completato dalle linee dei circoli polari, da quelli dei due tropici e dal coluro equinoziale.

Il cartiglio riportante la scala delle magnitudini stellari, posto nella prima incisione sopra la costellazione di Auriga, vel Erichtonius,  dichiara queste suddivise in sei Magnitudo Stellarum e la presenza nella tavola delle Nebulosae con un loro proprio simbolo.

 

 Magnitudo Stellarum 

 

Sempre nella prima incisione troviamo il cartiglio con il titolo dell’opera che ci informa tra l’altro che la stessa è stata costruita avvalendosi dei dati delle osservazioni di Ticho Brahe aggiornati nel 1614, e, per quanto riguarda l’emisfero meridionale, delle osservazioni effettuate dal navigatore Petro Theodori (P. T. Keyser), osservazioni utilizzate anche da Bayer nel 1603 nella sua Uranometria per redigere la TAVOLA Aaa http://www.atlascoelestis.com/baj%2051.htm  , dedicata alle nuove costellazioni del cielo australe. Sono dodici:  Phoenix, Grus, Indus, Pavo, Toucan, Dorado, Hydrus, Piscis Volans, Chamaleon, Apis Indica, Triangulum Australe e Apis che si ripartiscono le 135 stelle osservate e catalogate con una certa precisione, circa due gradi, dai navigatori P. D. Keyser e F. de Houtman durante un loro viaggio nell'Oceano Indiano.

Sempre nell’emisfero sud è posta la costellazione non tolemaica della Colomba, quella di Cruzero Hispanis e le due Nubi di Magellano, mentre nell’emisfero boreale è presente Coma Berenices, anch’essa non tolemaica e, portato dall’ Aquila, è visibile la costellazione di Antinous, costellazione ora non più utilizzata.

 

Antinous

 

Cruzero Hispanis

 

Da notare, nella costellazione di Cassiopea, la presenza molto evidente della Nova del 1572 osservata da Tycho Brahe.  

 

Nova del 1572 osservata da Tycho Brahe

 

 

 

PRIMA TAVOLA

 

PARTICOLARI

 

 

 

 

 

SECONDA TAVOLA

 

 

PARTICOLARI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

AGOSTO 2016