Francisco de Afferden

Plani-Spherium Coeleste in El Atlas Abreviado, ó Compendiosa Geographia del Mundo Antiguo, y Nuevo, Conforme á las ultimas Pazes Generales de Haya : Ilustrada con quarenta y dos mapas... Antwerp, Jan Duren, 1698

 

 

Francisco de Afferden

 

Plani-Spherium Coeleste

El Atlas Abreviado, ó Compendiosa Geographia del Mundo Antiguo, y Nuevo, Conforme á las ultimas Pazes Generales de Haya : Ilustrada con quarenta y dos mapas... Antwerp, Jan Duren, 1698

 

 

 

La tavola che presentiamo, 14.4 x 27.9 cm , è contenuta nel fortunato atlante di Francisco de Afferden, di piccolo formato, riedito più volte da diversi editori tra la fine del diciassettesimo secolo e i primi decenni di quello successivo. Alla base del planisfero meridionale è riportata la firma dell'incisore, Harrewyn fecit.

La tavola che contempla gli emisferi celesti li rappresenta, con un diametro di 13 cm , in proiezione stereografica incentrata sui poli eclittici ed in visione convessa. I due emisferi sono tangenti sulla linea del Colurus Solstitiorum al punto del solstizio invernale.

Le stelle sono identificate da simboli distinti in sei magnitudini la cui scala viene riportata ai piedi della tavola.  Prive di lettere o numeri identificativi sono nominate dal solo nome proprio soltanto quelle più luminose.

Il reticolo eclittico comprende i Poli, il cerchio dell’Eclittica, che fa da perimetro ai planisferi e sul quale è posta una scala graduata al passo di 2° di longitudine e suddivisa ogni 30° da linee di latitudine. Su quella coincidente con il Colurus solstitiorum è posta un’altra scala che misura la latitudine con il passo di 2°.

Il reticolo equatoriale comprende i poli, l’equatore,  i circoli polari, i tropici del Cancro e del Capricorno, il coluro equinoziale e quello dei solstizi.

Sono anche riportate le costellazioni non tolemaiche di Antinous, Coma Berenices, El Cruzero, Colomba Noe e le 11 costellazioni, ad esclusione del Triangolo Australe, segnalate nelle relazioni dei loro viaggi da Keyser & Houtman e riportate per la prima volta nell’Uranometria del Bayer del 1603.  

L’atlante nel suo complesso può essere esaminato al seguente indirizzo:

http://bdh-rd.bne.es/viewer.vm?id=0000001112

 

 

 

Titolo di alcune edizioni

   

 

Tavola dei Planisferi Celesti

 

 

Testi esplicativi dalla terza edizione

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

www.atlascoelestis.com

di  FELICE STOPPA

settembre 2015